NBA, i Detroit Pistons domenica pomeriggio sono stati protagonisti di un curioso episodio. I giocatori e lo staff, infatti, hanno scelto di prendere la metropolitana di New York per raggiungere il Barclays Center di Brooklyn, dove era in programma la partita della loro squadra contro i Brooklyn Nets.
NYC Marathon took us on a detour… pic.twitter.com/gjqNZv0j8p
— Detroit Pistons (@DetroitPistons) November 3, 2024
La foto della squadra nella metro della Grande Mela è diventata subito virale. C’è una motivazione seria, però, dietro a questa insolita decisione. La città, infatti, era bloccata dalla maratona annuale, un evento che attira oltre cinquantamila partecipanti e paralizza il traffico nelle principali arterie di Manhattan e dintorni.
Di solito le squadre NBA si spostano tra le città in aereo e utilizzano pullman privati per raggiungere i palazzetti. Quindi vedere atleti di questo calibro sui mezzi pubblici è un evento raro che scatena la curiosità dei tifosi e non solo.
In questo caso si è trattato di una causa di forza maggiore: per evitare di rimanere imbottigliati nel traffico causato dalla maratona, i Pistons hanno optato per la metro, vivendo un’esperienza insolita ma che si è rivelata efficace.
NBA, Detroit Pistons: un “sacrificio” che si è rivelato vincente
Grazie a questo cambio di programma, i Pistons sono arrivati puntuali e si sono portati a casa una vittoria, battendo i Brooklyn Nets 106-92. In campo, tra i giocatori di Detroit, c’era anche l’italiano Simone Fontecchio, che ha contribuito al successo della squadra.
La curiosa scena ricorda un episodio del 2017, quando LeBron James, all’epoca con i Cleveland Cavaliers, si spostò in metropolitana insieme alla sua squadra, sempre a New York. LeBron pubblicò un video in cui spiegava che la scelta era stata dettata dalla necessità di “risparmiare tempo“: i sei minuti in metro si sarebbero trasformati in quaranta minuti se avessero preso il pullman.
Questi episodi mostrano il lato più umano e pratico delle stelle dell’NBA, pronte ad adattarsi quando necessario. Anche loro, ogni tanto, preferiscono il trasporto pubblico per battere il traffico delle grandi città.
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