x

x

Vai al contenuto

Caos Roma, l’Ad Lina Soulouku si è dimessa dopo le “minacce” del tifo ultras

Lina Sououku si è dimessa. La situazione in casa Roma continua a essere turbolenta. Dopo l’esonero di Daniele De Rossi, che ha scatenato l’ira dei tifosi e i malumori dello spogliatoio, e l’arrivo di Ivan Juric, questa mattina l’Amministratore Delegato del club, Lina Souloukou, ha presentato le dimissioni con effetto immediato. L’ex dirigente, ritenuta la principale artefice del cambio in panchina, era stata duramente criticata dai tifosi, che le avevano dedicato uno striscione con la scritta “il male di Roma”. A causa delle tensioni crescenti attorno alla società in seguito all’addio di De Rossi, Souloukou era stata anche posta sotto “misure di tutela”. Ma cosa c’è davvero dietro l’addio della manager greca?

Ecco la nota ufficiale del club“L’AS Roma comunica che l’Amministratore Delegato Lina Souloukou ha rassegnato le dimissioni. Ringraziamo Lina per la sua dedizione in una fase particolarmente critica per il Club e le auguriamo il meglio per le sue future sfide professionali. La proprietà resta pienamente concentrata sulla crescita e sul successo della Roma, con una costante attenzione ai valori che rendono la nostra squadra così speciale”.

E’ chiaro che le pressioni e le “attenzioni” (se così vogliamo chiamarle) ricevute da una parte più facinorosa della tifoseria ultras giallorossa hanno spinto Solouku all’addio. Gli ultras, ma non solo loro, la additano come la vera responsabile del defenestramento di Daniele De Rossi, allenatore più amato degli ultimi anni come del resto era stato da calciatore, un’autentica bandiera come Francesco Totti. E non è un caso che siano state proprio le parole dell’ex capitano a dare il via alla tempesta che ha portato prima al licenziamento di DDR (il “parafulmine”), alla rivolta della tifoseria, alla “tutela” per Lina Soulouku individuata come bersaglio, all’arrivo di Juric e – infine – oggi ai saluti della manager greca.

Una tempesta perfetta, mitigata solo un po’ dal bel successo arrivato nel pomeriggio all’Olimpico, contro un’Udinese finora molto in forma: un 3-0 nettissimo con un gioco in cui si vede già la mano di Ivan Juric ma anche con un tifo sugli spalti “al rovescio” per buona parte della gara. E’ qualcosa che non esiste nella storia della Roma sentire fischi per il capitano (Pellegrini) e per altri giocatori bandiera, considerati da una parte della tifoseria come “traditori” di De Rossi. Sarà difficile per l’ambiente giallorosso ritrovare la serenità rapidamente dopo tutto quello che è successo in questi concitati giorni.

Argomenti