Gli Europei di Calcio rappresentano uno dei tornei più prestigiosi e seguiti nel panorama calcistico mondiale, unendo le migliori nazionali del continente in una competizione appassionante e ricca di emozioni. L’Albo d’Oro degli Europei racconta la storia di oltre mezzo secolo di trionfi, delusioni, rivalità accese e momenti indimenticabili che hanno plasmato il destino del calcio europeo. In attesa di seguire Euro 2024, ecco tutte le nazionali che hanno vinto gli Europei.
Unione Sovietica (1960)
Il primo torneo europeo si è svolto nel 1960, con la finale tenutasi a Parigi. L’Unione Sovietica si è aggiudicata il titolo battendo la Jugoslavia 2-1, inaugurando così la storia degli Europei con una vittoria epica.
La finale si è disputata il 10 luglio 1960 allo Stade Parc des Princes di Parigi. L’Unione Sovietica e la Jugoslavia hanno dato vita a un match intenso e combattuto, che si è protratto fino ai tempi supplementari. Dopo un pareggio per 1-1 al termine dei tempi regolamentari, l’Unione Sovietica ha trovato la rete decisiva durante i supplementari, portando a casa la vittoria con un punteggio finale di 2-1.
Questa vittoria ha segnato un momento di gloria per il calcio sovietico e ha consacrato l’Unione Sovietica come una delle potenze calcistiche emergenti dell’epoca. È stata una testimonianza della qualità e della determinazione della squadra, oltre che della crescita del calcio nell’Europa dell’Est.
Cecoslovacchia (1976)
Il torneo si è svolto in Jugoslavia, e la finale si è disputata il 20 giugno 1976 allo Stadio Crvena Zvezda di Belgrado, tra la Cecoslovacchia e la Germania Ovest. Il match è terminato con un pareggio per 2-2 dopo i tempi supplementari, e la Cecoslovacchia ha trionfato vincendo per 5-3 ai calci di rigore. Una nota di colore riguarda proprio i calci di rigore. Dopo l’errore dagli undici metri di Uli Hoeness, Panenka ebbe trai piedi il rigore decisivo.
Il giocatore del Bohemians Praha prese una rincorsa lunga, colpendo però il pallone in modo morbido per effettuare un pallonetto a Sepp Maier. Il cosiddetto cucchiaio nacque proprio così, prima di essere ‘potenziato’ successivamente da Francesco Totti a partire dalla semifinale europea del 2000 tra Italia e Olanda.
Paesi Bassi (1988)
L’Olanda ha conquistato il suo primo titolo europeo nel 1988, grazie alle magistrali giocate di Marco van Basten. Dopo un cammino travagliato nelle qualificazioni, l’Olanda è arrivata al torneo con poca enfasi attorno alla propria squadra. Tuttavia, sotto la guida ferma di Michels e con una squadra talentuosa che comprendeva giocatori come van Basten, Ruud Gullit, Frank Rijkaard e Ronald Koeman, gli Oranje hanno rapidamente dimostrato di essere una forza da non sottovalutare.
Il leggendario attaccante olandese ha segnato uno dei gol più iconici nella storia del calcio, un’improbabile rovesciata che ha lasciato senza fiato i tifosi di tutto il mondo. Il suo gol straordinario è diventato un simbolo della vittoria olandese.
Danimarca (1992)
La Danimarca arrivò seconda nel girone di qualificazione, ma la Jugoslavia fu successivamente esclusa dalla competizione per via delle sanzioni per la guerra nei Balcani. Dunque i biancorossi furono ripescati e Brian Laudrup fu riaccolto nel gruppo. La prima gara non andò bene, solo un pari con l’Inghilterra, poi la sconfitta con i rivali della Svezia.
Le sorti però cambiarono definitivamente con la terza gara, l’inizio di una cavalcata vincente. La vittoria contro l’Olanda in semifinale aumentò l’autostima del gruppo danese che in finale sconfisse poi i campioni del mondo della Germania grazie ad un gol di Jensen. Tra gli eroi dell’ultimo atto degli Europei anche Peter Schmeichel, portiere che ha segnato la storia della nazionale danese.
Grecia (2004)
Nessun avrebbe mai scommesso sulla Grecia vincente nel 2004. La partita inaugurale fu proprio contro i padroni di casa del Portogallo, match che si ripeterà poi anche all’ultimo atto. All’esordio finì 1-2 per i balcanici contro un giovane Cristiano Ronaldo. Grazie al pareggio contro la Spagna, Otto Rehhagel centrò i quarti di finale, poi superati contro la favoritissima Francia.
Semifinale contro la Repubblica Ceca e di nuovo contro il Portogallo allo stadio Da Luz di Lisbona davanti al pubblico di casa. Il gol decisivo fu siglato da Charisteas, mentre la coppa fu sollevata dal capitano Zagorakis, vecchia conoscenza del Bologna.
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Portogallo (2016)
La rivincita portoghese giunse 12 anni dopo, con un Cristiano Ronaldo al massimo del potenziale e un gruppo unito in grado di ribaltare i pronostici.
Il cammino del Portogallo verso la vittoria agli Europei 2016 non è stato privo di sfide e difficoltà. Dopo aver superato la fase a gironi con una serie di prestazioni solide ma non spettacolari, il Portogallo ha affrontato la Croazia nei quarti di finale in un match combattuto che è stato deciso solo nei tempi supplementari da un gol di Ricardo Quaresma.
In semifinale, il Portogallo ha affrontato il Galles, guidato dalla stella Gareth Bale. In una partita tesa e avvincente, il Portogallo ha prevalso per 2-0, grazie a una prestazione magistrale di Cristiano Ronaldo, che ha segnato un gol e fornito un assist per l’altro.
La finale degli Europei 2016 si è svolta il 10 luglio 2016, allo Stade de France di Parigi, contro la Francia padrona di casa. Tuttavia, i piani del Portogallo sono stati minacciati dall’infortunio di Cristiano Ronaldo nel primo tempo, che ha costretto il capitano portoghese a lasciare il campo.
Nonostante l’assenza del loro leader, il Portogallo ha mostrato un’incredibile resilienza e determinazione, resistendo agli attacchi francesi e lottando fino alla fine. Il momento decisivo è arrivato nei tempi supplementari, quando Éder ha segnato un gol memorabile con un potente tiro da fuori area, consegnando al Portogallo la vittoria 1-0 e il suo primo titolo europeo nella storia.
Francia (1984 e 2000)
Il 1984 ha visto la Francia ospitare il torneo e trionfare per la prima volta nella sua storia, con una squadra guidata dalla stella Michel Platini. Il secondo titolo invece arrivò nel 2000, quando i francesi erano già campioni del mondo in carica. In finale i transalpini riuscirono ad avere la meglio sull’Italia dopo una partita molto combattuta e carica di emozioni.
La nazionale di Dino Zoff, che aveva sconfitto l’Olanda padrona di casa ai rigori in semifinale, si ritrovò in vantaggio fino all’ultimo minuto del match. Wiltord però indovinò un diagonale beffa che passò sotto le gambe dei difensori e sotto le braccia dell’incolpevole Toldo (eroe di quell’Europeo). Ai tempi supplementari David Trezeguet segnò poi il golden gol con una sforbiciata in area di rigore.
Italia (1968 e 2021)
La prima vittoria azzurra è datata 1969, al termine di una sfida infinita in finale contro la Jugoslavia. Il primo round finì 1-1 con gol di Dzajic e Domenighini. La riedizione della gara fu ancora combattuta, ma il risultato sorrise alla nostra Nazionale che si impose per 2-0 grazie a Riva e Anastasi.
Nel 2021, l’Italia ha coronato il suo ritorno alla gloria vincendo il titolo europeo per la seconda volta nella sua storia. Gli Azzurri hanno mostrato un calcio spettacolare e un carattere indomito, battendo l’Inghilterra ai calci di rigore nella finale emozionante tenutasi a Wembley.
La finale è stata una partita estremamente combattuta, che si è conclusa con un pareggio 1-1 dopo i tempi regolamentari, con gol di Luke Shaw per l’Inghilterra e di Leonardo Bonucci per l’Italia. Nei tempi supplementari, nessuna squadra è riuscita a segnare, portando la partita ai rigori.
Nei rigori, l’Italia ha trionfato per 3-2, con i calciatori italiani che hanno dimostrato sangue freddo e precisione nei loro tiri, mentre Gianluigi Donnarumma ha effettuato due parate decisive, inclusa quella decisiva contro Bukayo Saka, consegnando così all’Italia il suo secondo titolo europeo.
Spagna (1964, 2008 e 2012)
La Spagna vinse il suo primo titolo europeo nell’edizione del 1964, ospitata in Spagna stessa. In finale, la Spagna affrontò l’Unione Sovietica allo Stadio Santiago Bernabéu di Madrid il 21 giugno 1964. Dopo un pareggio 1-1 nei tempi regolamentari, la Spagna vinse per 2-1 dopo i tempi supplementari, conquistando così il titolo europeo per la prima volta nella sua storia.
Ma negli Dieci del Duemila che la Roja si impose a livello mondiale con una squadra di campioni. Xavi, Iniesta, Xabi Alonso e Sergio Ramos hanno rappresentato l’ossatura che per un decennio circa portò la Spagna sul tetto del mondo e due volte al primo posto in Europa nelle edizioni del 2008 e del 2012.
La Spagna ha vinto il suo secondo titolo europeo nell’edizione del 2008, che si è svolta in Austria e Svizzera. In finale, la Spagna affrontò la Germania il 29 giugno 2008 allo Stadio Ernst Happel di Vienna, Austria. La partita fu risolta da un gol di Fernando Torres. A farne le spese invece nel 2012 è l’Italia, demolita in finale 4-0 a Kiev in una gara dominata dagli iberici dall’inizio alla fine.
Germania (1972, 1978, 1996)
La Germania è una delle nazionali di calcio più decorate nella storia degli Europei, avendo vinto il torneo in tre diverse occasioni. Ad Euro 1972 la Germania Ovest vinse il suo primo titolo europeo nell’edizione del 1972, tenutasi in Belgio. In finale affrontò l’Unione Sovietica, battendola per 3-0 a Bruxelles il 18 giugno 1972.
Nel 1980 invece, nell’edizione ospitata dall’Italia, la Germania Ovest conquistò il suo secondo titolo europeo. In finale la Germania Ovest affrontò il Belgio, vincendo per 2-1 il 22 giugno 1980 allo Stadio Olimpico di Roma.
Finalmente nel 1996 il paese trionfò con una nazionale e una nazionale riunificata. L’edizione del 1996 si svolse in Inghilterra e la Germania vinse il torneo per la terza volta. In una finale emozionante contro la Repubblica Ceca, disputata il 30 giugno 1996 allo stadio di Wembley a Londra, la partita si concluse 2-1 dopo i tempi supplementari, con la Germania che si aggiudicò la vittoria grazie a un golden goal di Oliver Bierhoff. Queste vittorie hanno contribuito a solidificare la reputazione della Germania come una delle squadre più forti e competitive nel panorama calcistico europeo.