Moise Kean alla Juventus ha ritrovato la serenità anche grazie all’ambiente e all’aiuto di Massimiliano Allegri. Le parole dell’attaccante nell’ultima intervista per DAZN.
La Juventus per rilanciarsi
Kean ha scelto di tornare alla Juventus per rilanciarsi dopo l’esperienza al PSG e all’Everton. Il club che lo ha lanciato fin da piccolo ha deciso di scommettere ancora su di lui, anche grazie al parere di Allegri. Kean ha detto di aver ritrovato al serenità a Torino, città che gli ha dato una possibilità di vita: “Giocavo a calcio in oratorio, una volta avevamo fatto la partita alle 10 di sera, poi il Don ci ha beccati, ha chiamato la polizia e siamo scappati. La maggior parte di loro o sono in carcere o non si sa dove sono, mi sento molto fortunato, molta gente che viene dalla mia situazione non riesce a uscirne. Quando ho fatto l’esordio in prima squadra, a 16 anni, mi sono detto: “Ok, sono fuori dalla merda”“. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
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Il rapporto con Allegri
Proprio i bianconeri grazie al calcio gli hanno dato un’altra strada. Ora il calciatore ha un figlio e vive un momento positivo alla corte di Allegri, definito come secondo padre: “Ottimo rapporto, mi ha fatto capire quando facevo cavolate e quando facevo bene. E’ stato un papà sportivo, a volte litighiamo ancora ma alla fine ci vogliamo bene anche se non ce lo diciamo“. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
La concorrenza in attacco
Sul lato sportivo la stagione di Kean sta vivendo degli alti e dei bassi. Quando chiamato in causa ha sempre raccolto la sufficienza, dimostrando di saper essere letale anche da comprimario (si veda ad esempio la prestazione contro l’Hellas Verona). La concorrenza in avanti è tanta, con Vlahovic che appare il titolare indiscusso e Chiesa e Milik che si stanno ritagliando spazi importanti nonostante gli infortuni. Non si può dire però che Kean rappresenti la quarta scelta, anche perché Allegri ha sorpreso tutti in diverse occasioni: basti pensare che l’ex PSG ha già raccolto 12 presenze in campionato.
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