Simone Inzaghi sa toccare le corde giuste con i propri giocatori. La rimonta dell’Inter in Champions è anche merito del suo discorso negli spogliatoi.
Il discorso negli spogliatoi in Champions
La faccia di Simone Inzaghi all’intervallo della gara di Champions League contro il Benfica era emblematica. Una vera e propria disfatta e umiliazione da Joao Mario e compagni, un approccio totalmente sbagliato alla gara. Il mister sentiva il peso della scelta di applicare un ampio turnover e di aver dato fiducia a giocatori poco in forma. Eppure una delle qualità del mister è quella di saper motivare i propri giocatori, un aspetto che per certi versi ricorda il carattere di Antonio Conte. Negli spogliatoi del Da Luz Inzaghi ha urlato alla squadra senza fare riferimenti ai singoli, ha fatto rivedere gli schemi preparati in allenamento e ha chiesto di rientrare in campo per vincere addirittura la partita. Concetto riespresso poi a fine gara, quando Inzaghi ha parlato di una “mancata rimonta storica”. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
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Rapporto stretto con Lautaro
Il tecnico ha un rapporto strettissimo con Lautaro Martinez. Tra i due c’è un’amicizia e una fiducia reciproca: Inzaghi apprezza la maturazione personale del giocatore, al di là del rendimento professionale. Pur avendo solo 26 anni l’argentino è un punto di riferimento nello spogliatoio e conduce una vita tranquilla senza eccessi. Il mister inoltre modula con attenzione l’impiego dell’attaccante per non farlo affaticare troppo, spiegando in quali partite lo vuole al 100% e come dosare le forze per gli impegni in Nazionale. Lautaro rappresenta in un certo senso il prototipo del capitano di Inzaghi, attaccato alla maglia e con un comportamento professionale. Un po’ come Lulic nello spogliatoio laziale ai tempi della gestione Inzaghi. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
I senatori della squadra
Barella, De Vrij e Dimarco stanno aiutando molto il tecnico nel lavoro di inserimento degli ultimi arrivati. Il centrale olandese, che ha anche indossato la fascia da capitano, sta dimostrando di essere molto più di un’alternativa a Bastoni e Acerbi e potrebbe anche conquistare il posto da titolare fisso se dovesse continuare su questi livelli. I senatori della squadra apprezzano la chiarezza del mister nelle scelte e la franchezza all’interno dello spogliatoio. C’è una sorta di accordo non scritto secondo cui, dopo la sconfitta in finale di Champions, il gruppo si è riproposto di puntare subito alla seconda stella.
Fiducia dalla società
Marotta sta cercando di accontentare il proprio allenatore sul mercato, anche senza grandi disponibilità di fondi. Il rinnovo del dirigente e del suo staff e l’offerta sul piatto di Inzaghi confermano la volontà di Zhang di proseguire su questa linea. Nei prossimi giorni dovrebbe esserci un meeting tra Marotta, Inzaghi e Steven Zhang per pianificare il mercato invernale anche alla luce della qualificazione anticipata agli ottavi di Champions League e del primo posto in Serie A.
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