Luciano Spalletti risponde a distanza al commento di Aurelio De Laurentiis in merito alla qualificazione dell’Italia contro l’Ucraina.
L’affondo di De Laurentiis
Tutto è cominciato alla presentazione di un libro del procuratore Giuffredi, che cura gli interessi anche di Di Lorenzo. Invitato all’evento c’era anche Aurelio De Laurentiis, il quale si è espresso in giudizi in merito alla qualificazione dell’Italia contro l’Ucraina. “Giuffredi interpreta i sogni di chi amerebbe non vedere una partita rubata come quella di ieri sera” queste le dichiarazioni poco carine nei confronti di Spalletti e in generale della nostra Nazionale, compreso lo stesso Di Lorenzo. La battutaccia è rimbalzata velocemente da giornale a giornale arrivando fino alle orecchie del ct azzurro. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
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La risposta secca di Spalletti
Luciano Spalletti non si è lasciato bene con De Laurentiis. La separazione da Napoli ha lasciato strascichi e i due ancora non hanno avuto modo di incrociarsi né di chiarirsi. Dall’altra parte il numero uno partenopeo ha pagato a caro prezzo l’esonero, dovendo ricorrere prima a Rudi Garcia e poi a Walter Mazzarri tra mille critiche. “Qualificazione rubata? C’erano due modi per commentare una partita: uno quello di commentarla per quello che è stato il comportamento dei calciatori. Di andare a giocare la partita con coraggio e generosità. Il secondo modo è prendere quel singolo episodio che ci può stare e dire che si è rubato la partita. È una cosa che fa dispiacere, non va bene” ha risposto a distanza Spalletti a L’Europa di domani.
Una nuova idea tattica
L’intervista del ct è stata l’occasione anche per proporre delle nuove idee a livello tattico. Il futuro della Nazionale potrebbe accogliere Zaniolo in una nuova veste, ovvero nel ruolo di centravanti. E’ stato lo stesso tecnico a confermarlo, spiegando che diversi giocatori italiani hanno nelle corde il gol e non solo i numeri nove puri. Oltre ad Immobile e Retegui, ci sono Kean, Scamacca e e Raspadori, ma anche lo stesso Zaniolo potrebbe fare la punta di riferimento nel 4-3-3 spallettiano. Una soluzione in vista dei prossimi Europei andrà comunque trovata. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Gravina non dimentica Mancini
Anche se il nuovo capitolo inaugurato da Spalletti sembra aver chiuso i conti con il passato, Gabriele Gravina non ha evitato di affrontare un vecchio nervo scoperto. “Mi sento tradito da Mancini. La sua scelta è stata una delusione sul piano umano, non su quello sportivo. Mi sono sentito tradito in un sentimento puro nei confronti di Roberto, che ho sempre considerato un amico». E ancora: «Al di là degli interessi della sua scelta tecnica, per me è stata una ferita che faccio fatica a rimuovere” ha chiosato Gravina.
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