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Mourinho: “Me ne andrò in Arabia, Roma poco protetta”

Jose Mourinho

José Mourinho affonda il colpo e parla di scarsa protezione nei confronti della sua Roma. Poi annuncia la volontà di andare ad allenare in Arabia Saudita.

A difesa della Roma

José Mourinho anche a Roma sta facendo scudo attorno alla propria squadra. Molte volte anche verso nemici inesistenti o contro presunti torti arbitrali. Rientra nello stile di Mou e ha la funzione di compattare il gruppo e lottare verso un nemico esterno. Il mister ha lamentato le troppe critiche ricevute dai giallorossi e le pressioni dei media e degli stessi tifosi. Un particolare riferimento è stato fatto alla finale di Europa League persa contro il Siviglia dopo un percorso entusiasmante. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

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José Mourinho
Jose’ Mourinho osserva la partita di Serie A tra la Lazio e la Roma allo Stadio Olimpico (Foto di Giuseppe Maffia/NurPhoto via Getty Images)

Il futuro dell’allenatore

La Roma è troppo criticata e lo è anche Mourinho. Un piccolo esempio: il nostro tragitto per la finale di Europa League è stato facilissimo. Guarda cosa fa il Red Bull Salisburgo in Champions, la Real Sociedad in Champions e in campionato, il Feyenoord quello che fa in Champions, è ancora in lotta, il Bayer Leverkusen guarda cosa sta facendo. Penso che l’ultima partita che ha perso sia stata a Roma.” ha dichiarato il portoghese ai microfoni Rai. Sul futuro non si è sbilanciato più di tanto, per quanto abbia sottolineato di trovarsi bene a Roma e con lo spogliatoio giallorosso. Non è escluso però un potenziale approdo in Arabia Saudita, prospettiva non di breve termine ma sicuramente nei progetti dell’ex allenatore dell’Inter. “Io penso che un giorno ci andrò. Ma quando dico ‘un giorno’ non intendo domani o dopodomani“. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Mourinho
Mourinho saluta seduto in panchina durante la gara tra Roma e Monza di Serie A (Getty Images)

Gli obiettivi stagionali

Per il momento gli obiettivi stagionali sono ancora alla portata e nulla è compromesso. Il passaggio del girone di Europa League è ormai cosa fatta e senza nemmeno troppi patemi, in Coppa Italia l’incrocio sarà abbordabile contro la Cremonese, qualche problema in più invece in campionato. L’obiettivo è la qualificazione alla prossima Champions League, richiesta dalla proprietà anche per finanziare il prossimo mercato estivo. Mourinho sa che non può sbagliare, anche perché l’arrivo di Dybala e Lukaku ha alzato l’asticella nella programmazione. Tuttavia l’inizio di stagione non esaltante rischia di compromettere la lotta al quarto posto. Inter e Juventus sembrano di un livello superiore, poi dietro ci sono Napoli, Milan, Lazio, Roma e Atalanta che si giocheranno i rimanenti due posti nell’Europa che conta.

Un futuro da scrivere

Il futuro del portoghese dipenderà sia dai risultati che dai colloqui con la proprietà del club. Dopo la vittoria in Conference League e quella sfiorata in Europa League, bisognerà trovare nuovi stimoli e pianificare un mercato all’altezza. L’Arabia Saudita non è l’unica idea che stuzzica l’allenatore, ma anche la MLS o la panchina di qualche big europea per tornare ad alti livelli. Nel curriculum dello Special One manca ad esempio la Ligue 1 (la panchina del PSG è traballante ormai da un paio d’anni), mentre è da escludere un tentativo con una Nazionale, a differenza di Carlo Ancelotti.

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