Strage di Meste, il bus che trasportava turisti e che è precipitato dal cavalcavia ha portato un bilancio di 21 vittime e 15 feriti, 5 gravi. Sono ancora in corso le indagini per capire che cosa sia successo al conducente del mezzo pesante che il 3 ottobre ha sfondato il guardrail ed è precipitato per 10 metri. L’ipotesi su cui lavorano gli inquirenti è che il guidatore sia stato colpito da un malore improvviso. Ora tutte le vittime sono state identificate e l’unico italiano a bordo era proprio il conducente.
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Le vittime della strage di Mestre
Martedì 3 ottobre un bus con numerose persone a bordo è precipitato da un tratto sopraelevato di via dell’Elettricità a Mestre, in provincia di Venezia. Tra i 21 morti ci sono anche due bambini, un neonato di pochi mesi e un 12enne, nonché una ragazza minorenne. Tra le vittime anche il conducente, che era l’unico italiano. Cosa sia accaduto in quel preciso istante non è ancora chiaro. Dalle videocamere di sorveglianza si vede che il bus rallenta poco prima di colpire il guardrail e precipitare. Aveva solo 40 anni l’uomo che guidava, e aveva iniziato il turno solo da 90 minuti, dunque da escludere l’ipotesi del colpo di sonno. Tra le vittime della strage c’era anche una coppia di sposi che era in viaggio di nozze. (continua dopo la foto)
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Chi sono le vittime
È stato reso noto l’elenco con i nomi delle vittime della strage di Mestre avvenuta nella serata del 3 ottobre. Fortunatamente durante l’impatto nessun altro mezzo è stato coinvolto. Tra le persone che hanno perso la vita risultano una coppia neo sposi: un calciatore e sua moglie incinta di 7 mesi, un’altra coppia di fidanzati e una famiglia tedesca con il loro cagnolino.
Intanto la Procura di Venezia ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale plurimo. Si indaga anche sul guardrail che era vecchio tanto che ci sono stati investimenti ingenti per garantire la sicurezza su quel tratto di strada. Non è chiaro però se questo incida sull’incidente: “È un guardrail vecchio, degli anni Cinquanta, forse è una concausa dell’incidente – sostiene l’ad della società di trasporto Massimo Fiorese – Guardando le immagini si nota quasi l’autobus fermo, poi precipita, i fotogrammi fanno ipotizzare che possa essersi trattato di un malore“