La Juventus vince con il Pafos per 2-0 e migliora la propria posizione nel girone di Champions League, ma la prestazione lascia più di qualche dubbio. Come accaduto a Napoli, la squadra bianconera fatica a trovare un gioco fluido, soprattutto nei primi 45 minuti. Spalletti ha provato a superare il muro cipriota privilegiando la qualità in mezzo e la superiorità sulle fasce, ma i tentativi non hanno prodotto effetti concreti.
SERIE A – Bologna-Juventus: Italiano punta sull’ex Bernardeschi per sfatare il tabù bianconero, ma in quota comanda il segno “2” https://t.co/TyETSbvxmK
— Juventus Magazine (@juve_magazine) December 12, 2025
Sulle corsie laterali, la combinazione tra i braccetti (Kalulu a destra e Koopmeiners a sinistra), gli esterni di centrocampo (McKennie e Cambiaso) e i laterali offensivi (Zhegrova e Yildiz), con l’aiuto di Miretti, non ha mai funzionato. (continua dopo la foto)

I due centrali, Locatelli e Miretti, in serata storta, non sono riusciti a dare contributi significativi né in fase difensiva né in fase offensiva. Il Pafos, sfruttando gli spazi lasciati dai bianconeri, ha anche provato a creare pericoli per la porta di Di Gregorio.
Nella ripresa, l’ingresso di Conceiçao al posto di Zhegrova ha permesso alla Juve di guadagnare maggiore vivacità, anche se David è rimasto troppo poco servito per incidere realmente. La svolta arriva con il passaggio al 4-2-3-1 e l’ingresso di Openda per Locatelli.
La squadra si dispone con Kelly e Kalulu centrali, McKennie e Cambiaso mezzali offensive, Koopmeiners di nuovo in mezzo a fare coppia con Miretti o Thuram, e Conceiçao, Openda e Yildiz alle spalle di David. (continua dopo la foto)

Da questa nuova disposizione tattica nasce il vantaggio bianconero, seguito dal raddoppio firmato da David su assist di Yildiz. Nonostante i tre punti, i problemi rimangono evidenti: la Juve fatica a trovare equilibrio, le soluzioni offensive restano limitate e le qualità tecniche della squadra non emergono con continuità.
L’impressione generale è che Spalletti, subentrato in corsa, stia ancora cercando di capire quale possa essere la formazione tipo e quali principi tattici la squadra sia in grado di adottare. Per un allenatore che non ama gestire ma costruire, trovare la quadratura non è un dettaglio da poco. La vittoria al Pafos è positiva, ma le incognite sul futuro immediato della Juve restano numerose.
Leggi anche:
- Il Bologna vola anche in Europa: ribaltato il Celta Vigo, ottavo posto a un passo
- Roma, tris al Celtic e Ferguson si scatena: qualificazione a un passo