Il Manchester City di Guardiola inciampa ancora e perde 2-0 in casa contro il Bayer Leverkusen, un risultato che complica la vita non solo al tecnico spagnolo, ma anche a Napoli e Juventus. Il ko dell’Etihad, infatti, alza ulteriormente la soglia punti necessaria per arrivare ai playoff di Champions.
Champions League, l’analisi degli altri match del martedì: il turnover ferma Guardiola, Maresca fa girare la testa al Barcellona. Goleada del Borussia al Villarreal https://t.co/GS8rpc4kOK
— CalcioNews24.com (@CalcioNews24) November 26, 2025
Il 2-0 firmato da Grimaldo e Schick è il risultato più sorprendente della quinta giornata. Ma il vero protagonista è Mark Flekken, autore di nove parate, più della metà su tiri da dentro l’area, e con un XG di gol salvati pari a 2.18. Numeri che spiegano l’impresa del Leverkusen e la serata da incubo del City, che pure nella ripresa ha inserito cinque titolari per provare a ribaltarla.
Guardiola aveva cambiato dieci giocatori rispetto al match perso con il Newcastle, lasciando fuori anche Haaland e Donnarumma. Ma non è bastato: il Leverkusen di Hjulmand ha colpito nel momento giusto e ha resistito al forcing.
Il successo dei tedeschi complica i conti di Napoli e Juventus, già costrette a inseguire. Entrambe sono nella Top 24, sette punti per la squadra di Conte, sei per quella di Spalletti, ma il margine resta sottile. L’anno scorso la soglia minima fu di 11 punti e sembrava potersi abbassare; invece le vittorie di Leverkusen, Marsiglia e Union SG hanno fatto risalire la quota necessaria.
Juve e Napoli si trovano ora dietro anche al Leverkusen, mentre il City resta comunque lontano dal “gruppone”. A essere risucchiato, invece, è il Barcellona, battuto 3-0 dal Chelsea e fermo a 7 punti, come il Napoli, l’Atalanta, impegnata a Francoforte, e il Qarabag. L’unica italiana davvero al sicuro è l’Inter. Per tutti gli altri, ogni punto da qui alla fine peserà tantissimo.
Leggi anche:
- Juventus, cosa serve per i playoff: gli scenari dopo la vittoria in Norvegia
- Gattuso mastica amaro: se l’Italia va ai Mondiali sarà in quarta fascia, ecco perché