x

x

Vai al contenuto

Fermare la Serie A per la Nazionale? Molto difficile, ecco il perché

Fermare la Serie A per la Nazionale? L’appello di Gennaro Gattuso è accorato: dare una mano agli azzurri in vista dei playoff del 26 marzo contro l’Irlanda del Nord, con l’auspicio di giocare anche la finale del 31. L’idea sarebbe quella di fermare o rimodulare la 30ª giornata per permettere al Ct di avere i giocatori qualche giorno prima. Ma tra calendario, Coppe e diritti tv, l’ipotesi sembra impercorribile.

Un primo spiraglio riguarda il mini raduno del 9 febbraio a Coverciano, possibile nonostante si sovrapponga agli ottavi di Coppa Italia. Il vero problema arriva dopo. Il campionato e le Coppe europee sono un ingorgo continuo: la 30ª giornata cade il 22 marzo, proprio nel mezzo del ritorno degli ottavi di Champions (17-18 marzo), Europa League e Conference League (19 marzo). (continua dopo la foto)

A questo si somma un altro nodo: qualsiasi modifica richiede l’ok delle emittenti tv, che hanno palinsesti, contratti pubblicitari e investimenti già programmati. Senza il loro via libera non si muove una foglia. È un vincolo pesante, perché rappresentano una fetta decisiva degli introiti del calcio italiano.

Più le squadre italiane vanno avanti in Europa, minori sono i margini per spostare le partite di campionato. Lo scenario paradossale? Considerare “utile” un’eliminazione europea di massa per liberare spazio alla Nazionale. Un pensiero impronunciabile ma che rende l’idea della complessità del problema.

Serie A, Coppe e Nazionale: un rebus che non si può risolvere

Il 26 e il 31 marzo delimitano gli spazi della finestra azzurra nella corsa ai Mondiali. Tutto ciò che c’è prima è un susseguirsi di impegni che lascia pochissimo margine alle squadre. Champions, Europa League, Conference, campionato: le partite sono attaccate l’una all’altra, quasi senza pause.

In pratica, la richiesta di Gattuso rischia di restare solo una buona intenzione. Non per mancanza di volontà, ma perché il sistema, tra calendario e diritti televisivi, non ha più spazi da ritagliare. La Nazionale dovrà prepararsi dentro questo labirinto, sperando che basti.

Leggi anche: