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Milan, Rabiot carica il derby: “Vincere sarebbe speciale, Allegri è fantastico”

Adrien Rabiot prepara il terreno per il derby contro l’Inter e manda un messaggio chiaro ai tifosi rossoneri. In un’intervista a Dazn, il centrocampista del Milan ha raccontato emozioni, aspettative e sensazioni in vista di una delle partite più intense della stagione.

L’attesa per un derby speciale

Rabiot non ha mai assistito dal vivo al derby di Milano, ma la voglia di scendere in campo è palpabile. Il francese ha definito la sfida elettrica, sottolineando quanto sia decisiva per la storia del club e per i tifosi.
Secondo il centrocampista, il match si giocherà sui dettagli, vista la forza di entrambe le squadre. Importante anche il ruolo di Maignan, che gli ha trasmesso il peso simbolico e sportivo della partita.

Le condizioni fisiche e il rientro in campo

Assente da inizio ottobre per un problema al polpaccio, Rabiot ha confermato di essere ormai vicino al rientro: si è allenato sia in palestra sia sul campo, spiegando di sentirsi bene dal punto di vista muscolare e mentale.
Ha ammesso che l’assenza lo ha pesato, soprattutto nei momenti in cui la squadra ha mostrato qualche calo: ottime prestazioni contro le big, meno solidità contro Pisa e Parma.

Il rapporto con Allegri e la scelta rossonera

Uno dei motivi principali che lo hanno convinto ad accettare il progetto Milan è stato il ritorno sotto la guida di Massimiliano Allegri, già suo allenatore alla Juventus.
Rabiot ha definito il tecnico fantastico, lodandone la capacità di comunicare, la positività e la determinazione. Si identifica molto nella sua visione di gioco e nel suo modo di motivare la squadra, soprattutto nei momenti più delicati.
Il francese ha raccontato con ironia anche il soprannome che Allegri gli ha dato: “cavallo pazzo”, un modo per descrivere il suo stile di gioco generoso e instancabile.

Ambizioni e obiettivi in rosso e nero

Rabiot vede nel Milan il luogo ideale per continuare a migliorare e provare a vincere: un club con tanta storia e ambizioni elevate. Il derby rappresenta per lui un primo grande banco di prova, da vivere con entusiasmo dopo un mese lontano dal campo.

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