L’Italia riparte da Chisinau per la penultima tappa delle qualificazioni ai Mondiali 2026. La sfida contro la Moldova arriva in un clima sospeso tra la necessità di blindare il secondo posto – che porta ai playoff di marzo – e una speranza remota: che l’Estonia riesca a fermare la Norvegia, riaprendo all’ultima giornata il discorso qualificazione diretta.
Gli Azzurri di Gennaro Gattuso hanno un compito chiaro: vincere e attendere notizie dal campo estone. Se la Norvegia dovesse rispettare il pronostico, l’Italia sarebbe aritmeticamente seconda, costretta al passaggio dagli spareggi. “Pensiamo a noi, non alla Norvegia”, ha ribadito il ct in conferenza, definendo la trasferta di Chisinau una partita “insidiosa, perché ormai non esistono gare facili”.
𝑄𝑢𝑎𝑙𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑀𝑜𝑛𝑑𝑖𝑎𝑙𝑖 2026 🌎
— Nazionale Italiana ⭐️⭐️⭐️⭐️ (@Azzurri) November 13, 2025
🇲🇩 MOLDOVA 🆚 ITALIA 🇮🇹
⏰ Ore 20.45
🏟️ Stadio Zimbru – Chisinau
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Le combinazioni per la qualificazione diretta
Per mantenere viva la chance di chiudere al comando del Girone I, l’Italia deve ottenere i tre punti e sperare che la Norvegia si fermi almeno sul pareggio. Solo in quel caso la sfida finale contro Haaland e compagni diventerebbe decisiva per il primato. In caso di vittoria norvegese, invece, gli Azzurri saranno matematicamente secondi e proietteranno tutte le energie sui playoff.

Le scelte di Gattuso: turnover ragionato
Gattuso deve rinunciare a Nicolò Cambiaghi, fermato da un problema al polpaccio dopo aver già sostituito l’infortunato Moise Kean. Il ct ha annunciato un ampio turnover, ma senza allarmismi: “Ho grande fiducia nei miei ragazzi”.
In attacco spazio alla coppia Scamacca–Raspadori, provata a Coverciano e confermata per la gara di Chisinau. A centrocampo Cristante prenderà il posto dello squalificato Barella, mentre Tonali – diffidato – giocherà ma non sarà impiegato contro la Norvegia per evitare rischi in ottica playoff.
In difesa possibilità dal primo minuto per Bellanova e Buongiorno, al rientro dopo due convocazioni saltate per problemi fisici. A sinistra agirà Cambiaso, mentre tra i pali toccherà a Vicario, con Donnarumma tenuto a riposo.
Italia (4-4-2): Vicario; Bellanova, Mancini, Buongiorno, Cambiaso; Orsolini, Cristante, Tonali, Zaccagni; Scamacca, Raspadori.
Moldova (5-3-2): Avram; Bors, Baboglo, Craciun, Platica, Reabciuk; Ionita, Caimacov, Rata; Postolachi, Nicolaescu.
I precedenti: una tradizione favorevole
La storia sorride agli Azzurri: nei sei precedenti contro la Moldova, l’Italia ha sempre vinto. L’ultimo incrocio, il 2-0 dell’andata, ha coinciso con l’ultima panchina di Luciano Spalletti. Il bilancio complessivo è schiacciante: 17 gol segnati e appena 2 subiti, un elemento che alimenta fiducia in vista della sfida più delicata del percorso verso il 2026.
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