Giornata storica per Jannik Sinner, che conquista il Masters 1000 di Parigi-Bercy battendo in finale Félix Auger-Aliassime con il punteggio di 6-4, 7-6(4). L’altoatesino torna così a vincere un Masters 1000 dopo oltre un anno e si riprende la prima posizione nel ranking ATP, scalzando Carlos Alcaraz dopo meno di due mesi di regno.
Per Sinner si tratta del quinto titolo in un Masters 1000 in carriera, un traguardo che conferma la sua continuità e la crescita di un campione ormai stabilmente ai vertici del tennis mondiale.
Jannik Sinner.
— Tennis TV (@TennisTV) November 2, 2025
World No.1.
Again.
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Una finale dominata con lucidità
Il match contro Auger-Aliassime è stato equilibrato solo a tratti. Nel primo set Sinner ha imposto da subito il ritmo, sfruttando la solidità al servizio e la precisione da fondo campo. Il break decisivo è arrivato nel settimo game, e da lì l’azzurro ha controllato fino al 6-4.
Nel secondo set il canadese ha alzato il livello, ma Sinner ha saputo restare lucido nei momenti chiave. Il tie-break finale, chiuso 7-4, ha premiato l’aggressività e la capacità dell’azzurro di trovare sempre le soluzioni giuste nei punti pesanti.
Il ritorno al vertice mondiale
Con la vittoria di Parigi, Sinner riconquista la vetta della classifica ATP, dimostrando di essere il tennista più continuo della stagione. Un traguardo che arriva al termine di un percorso impeccabile, culminato con la serie di vittorie ottenute anche contro avversari del calibro di Zverev e Medvedev nelle fasi precedenti del torneo.
Questo successo lo rilancia anche nella corsa al titolo di numero 1 di fine anno, che si deciderà alle ATP Finals di Torino, dove Sinner sarà attesissimo dal pubblico di casa.

L’Italia del tennis sogna ancora
Dietro il successo di Sinner c’è anche un segnale incoraggiante per il tennis italiano: Lorenzo Musetti, infatti, resta ancora in corsa per un posto alle Finals grazie ai risultati di Parigi. Un movimento in crescita, che trova in Sinner il suo simbolo più luminoso.
Il trionfo di Parigi conferma Jannik Sinner come leader del tennis mondiale. Potenza, lucidità e maturità tattica: l’Italia torna sul trono del mondo, e il futuro — almeno per ora — parla azzurro.
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