
Per Lorenzo Musetti la parola “finale” sta diventando un incubo. Con la sconfitta contro Alejandro Tabilo, l’azzurro ha perso la sua settima consecutiva: una maledizione difficile da spiegare. Questo, sulla carta, sembrava davvero un match alla portata: avversario meno quotato, ottimo percorso fino all’ultimo atto e fiducia alta. Eppure, ancora una volta, nonostante fosse nettamente favorito, la vittoria è sfumata sul più bello, lasciando una sensazione di sconforto fra i tifosi.
Tabilo campione di Chengdu 🏆
— SuperTennis TV (@SuperTennisTv) September 23, 2025
Lorenzo Musetti si arrende nella finale del torneo cinese per il secondo anno consecutivo. pic.twitter.com/NYzLU3AgWa
La partita è iniziata con il piede giusto per Musetti. L’azzurro ha preso subito il controllo del ritmo, variando molto con il rovescio in back e accelerando di diritto. Dopo un break nel quarto game ha mantenuto il vantaggio chiudendo il primo set 6-3 tra gli applausi del pubblico. Tabilo, apparentemente in difficoltà, ha faticato a tenere il servizio e spesso è stato costretto a rincorrere.
Nel secondo set, però, lo scenario è cambiato. Il cileno ha iniziato a servire meglio, ha alzato la percentuale di prime palle e ha trovato maggiore profondità con il rovescio. Musetti ha subito un break in apertura, non riuscendo più a recuperare, anzi: il set si è chiuso 6-2 per Tabilo. Tutto da rifare. L’inerzia della partita era di nuovo in bilico, con l’azzurro che sembrava accusare il colpo.
Nel parziale decisivo Musetti è partito fortissimo, strappando il servizio a Tabilo e volando 4-1. In quel momento sembrava avere il match in pugno, trovando angoli stretti e chiudendo a rete con coraggio. Ma, come già accaduto in altre finali, qualcosa si è inceppato: il cileno ha reagito, ha ridotto gli errori gratuiti e ha recuperato il break di svantaggio. Sul 5-5 il clima si è fatto incandescente, con scambi sempre più lunghi e il pubblico diviso tra i due giocatori. (continua dopo la foto)

Al tie-break Musetti è arrivato avanti 6-4, con due match point. Il primo lo ha sprecato con un rovescio in corridoio, il secondo con un attacco affrettato. Tabilo invece ha infilato tre punti consecutivi con servizio e dritto aggressivo, ribaltando il risultato e chiudendo 8-6. Il cileno ha alzato le braccia al cielo, mentre Musetti si è seduto in panchina affranto, consapevole di aver perso un’enorme occasione. Ancora una volta. C’è da lavorare sulla testa, più che sulla tecnica.
Il ko arriva nel momento in cui Musetti si stava avvicinando alla qualificazione alle ATP Finals di Torino. Dopo la semifinale vinta contro Shevchenko, l’azzurro era salito al settimo posto con 3235 punti, davanti ad Alex De Minaur e con oltre 500 punti di margine su Felix Auger-Aliassime.
Questa sconfitta non compromette la qualificazione, ma rischia di pesare sul morale di un giocatore che, per qualità e potenziale, avrebbe tutte le possibilità per vincere spesso. E invece non conquista un torneo da Napoli 2022. Ed è un dato che, nonostante i progressi di Musetti nell’ultimo anno con l’entrata in Top 10, a questo punto preoccupa tifosi e addetti ai lavori.
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