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Inter, Chivu ha scelto gli 11 per l’Ajax: c’è un debutto che fa rumore

L’Inter arriva ad Amsterdam con un solo imperativo: rialzarsi. Dopo due sconfitte consecutive contro Udinese e Juventus, i nerazzurri devono ritrovare compattezza e risultati nella notte europea della Johann Cruijff Arena. Cristian Chivu ha deciso di dare una scossa, puntando su scelte coraggiose e su un mix di esperienza e gioventù che potrebbe sorprendere l’Ajax.

Il tecnico nerazzurro ritrova un palcoscenico speciale, quello della città dove da calciatore è diventato capitano a 21 anni. E per questa prima stagione in Champions da allenatore, il margine d’errore è praticamente nullo. Nonostante i due errori contro la Juventus, Chivu conferma Yann Sommer tra i pali.

In difesa resta un solo ballottaggio a sinistra tra Di Marco e Carlos Augusto, con il brasiliano favorito come braccetto mancino. A destra Akanji e al centro De Vrij, veterano delle prime fasi di Champions e garanzia di solidità. L’allenatore rumeno cerca equilibrio e personalità: la scelta di Carlos Augusto in luogo di Di Marco è un segnale di maggiore copertura e fisicità, indispensabile contro l’Ajax.

La mediana nerazzurra presenta novità importanti: dentro Davide Frattesi al posto di Barella, con Calhanoglu e Petar Sucic a completare il trio. Sulle fasce confermati Dumfries e Dimarco. Per Frattesi è la prima da titolare in stagione, chiamato a dare inserimenti e corsa per spezzare il pressing avversario.

Scelta che aumenta il peso offensivo dei centrocampisti e mette più responsabilità su Calhanoglu nella costruzione del gioco. Ma è nel reparto offensivo che Chivu ha fatto la scelta che fa più rumore, con un debutto importante.

Accanto a Marcus Thuram, infatti, partirà dal 1’ Pio Esposito, al debutto assoluto in Champions. Il giovane attaccante prende il posto di Lautaro, fermato da un problema alla schiena e destinato alla panchina. Una coppia d’attacco inedita, che punta sulla velocità del francese e sulla fisicità dell’italiano. Per Chivu è un rischio calcolato, ma necessario per dare all’Inter energia nuova e una dimensione verticale contro l’Ajax.

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