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Formula 1, rivoluzione Ferrari: clamoroso, cosa sta succedendo a Maranello

La Ferrari, invischiata fra scorie e polemiche di una stagione a dir poco deludente, circondata da un clima di rassegnazione fra i tifosi che si alterna con il nervosismo dei piloti per la scarsa resa della SF-25, si trova ora a un bivio. E dopo le dichiarazioni di continuità e la conferma di Vasseur, ora sembra essere giunto il tempo dei grandi cambiamenti. Non si sa, però, quanto questi cambiamenti siano voluti e quanto invece subiti.

Il mercato dei tecnici in Formula 1 conta almeno come quello dei piloti. A Maranello lo sanno: e mentre la Ferrari punta tutto sul progetto della nuova Power Unit 2026, arriva una notizia che scuote profondamente il reparto motori del Cavallino. Due figure chiave, responsabili delle aree più delicate dello sviluppo, stanno per lasciare. (continua dopo la foto)

Una scossa che arriva proprio nella fase più sensibile della preparazione alla rivoluzione regolamentare. Secondo quanto riportato da AutoRacer.it, Wolf Zimmermann e Lars Schmidt sono in uscita. Zimmermann, arrivato in Ferrari undici anni fa, era diventato il riferimento per il progetto motore di nuova generazione, e coordinava il programma sull’elettrificazione considerato il punto di svolta per il 2026.

Artefice del motore “Superfast” e soprannominato “mago dell’ibrido”, il tedesco dovrebbe approdare in Audi insieme a Mattia Binotto per guidare il debutto del costruttore di Ingolstadt in F1.

Schmidt, ingegnere capo dello sviluppo endotermico della PU, sarebbe destinato a seguirlo. Due partenze che tolgono esperienza, know-how e continuità proprio mentre la Ferrari aveva messo tutte le sue energie sulla nuova era motoristica, lasciando in secondo piano lo sviluppo della SF-25.

Maranello ha una risorsa interna per continuare sulla strada tracciata: Enrico Gualtieri, direttore tecnico dell’area power unit, prenderà le redini del progetto. Dopo aver rifiutato offerte molto allettanti, sarà lui a gestire il completamento del motore 2026 e a difendere il Cavallino dal rischio di un nuovo flop nei confronti dei team rivali. (continua dopo la foto)

“La squadra è completamente concentrata sul 2026” ha ribadito Fred Vasseur a Monza, segnalando la volontà di sfruttare al massimo la rivoluzione regolamentare. E nella stessa direzione, da un po’ di tempo a questa parte, vanno anche le dichiarazioni di Lewis Hamilton.

Il dubbio, però, resta: sostituire due ingegneri di questo calibro in un momento così critico può cambiare gli equilibri interni e rallentare processi già complessi. Con la nuova Formula 1 che ridisegna rapporti di forza e tecnologie, ogni dettaglio conta. A Maranello resta la fiducia in Gualtieri, ma la sensazione è che il 2026 sarà davvero l’anno della verità per la Ferrari.

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