
L’Inter adesso ha fretta: Chivu aspetta di poter lavorare con la rosa definitiva, ma per completare l’organico servono ancora almeno due o tre innesti. A rallentare il mercato in entrata sono anche alcune cessioni “in ritardo”, a fronte dei 27,5 milioni già incassati e della posizione di Bisseck, la cui partenza porterebbe almeno 32/35 milioni in più da spendere.
CdS – L’Inter, una volta saputo il prezzo di #Lookmam dall’Atalanta potrebbe spingersi fino a 50 mln con un ultimo rilancio, magari inserendo nell’operazione qualche giovane talento del vivaio interista.
— Amala (@AmalaTV_) August 6, 2025
GdS – Lookman è sparito, altro allenamento saltato e non si sa se sia in… pic.twitter.com/7p8A9XSFpE
Le cessioni, in ogni caso, sono fondamentali per liberare spazio salariale e finanziare operazioni in entrata. Un rompicapo che Marotta e Ausilio stanno cercando di risolvere in tempi utili, consapevoli che il tempo stringe e l’ossatura della squadra va completata adesso.
Il caso più spinoso, neanche a dirlo, è quello di Ademola Lookman. L’attaccante nigeriano ha letteralmente fatto perdere le proprie tracce: dopo aver svuotato l’armadietto a Zingonia, ha deciso di non presentarsi agli allenamenti e secondo alcune fonti avrebbe lasciato l’Italia. Non una fuga improvvisa, ma un atto di rottura calcolato. (continua dopo la foto)

Lookman vuole l’Inter e ha ribadito più volte che non accetterà nessun’altra destinazione. Nemmeno un possibile ritorno di fiamma del Napoli sembra interessarlo. Tutto questo mentre l’Atalanta prende tempo, senza ancora aprire ufficialmente alla trattativa. L’Inter è pronta ad arrivare a 50 milioni di euro tra parte fissa, bonus e contropartite, ma prima vuole capire se ci sia realmente la disponibilità a trattare da parte del club bergamasco.
In caso contrario, i nerazzurri dovranno valutare piste alternative: tra queste, il nome nuovo che sarebbe in pole position è quello di Jadon Sancho, attualmente fuori dai piani del Manchester United. L’esterno inglese ha un contratto fino al 2026 ma il prezzo del cartellino è sceso a 25 milioni, cifra abbordabile rispetto all’altro principale obiettivo, Nkunku. Il gradimento tecnico è totale.
Il rallentamento del mercato in entrata è però legato anche alla difficoltà di piazzare alcuni giocatori sul mercato in uscita. Il primo nome è quello di Kristjan Asllani, per cui sono arrivate diverse offerte – la più alta quella del Betis Siviglia da 15 milioni – ma il centrocampista ha rifiutato ogni destinazione, anche se l’Inter ha chiarito senza possibilità di dubbio che a Milano per lui non c’è nessuno spazio.
Asslani vuole restare in Italia e gioca al rialzo, aspettando club che disputino le coppe europee come Bologna o Fiorentina, che però non si sono ancora mosse concretamente. L’Inter spera in una cessione a titolo definitivo, ma teme si possa arrivare solo a un prestito con diritto di riscatto, soluzione che non garantirebbe liquidità immediata. (continua dopo la foto)

Più gestibile la posizione di Mehdi Taremi. L’attaccante iraniano, pur sapendo di non rientrare nei piani, non si opporrà alla cessione, a patto di restare in Europa. Ha già rifiutato Flamengo e Botafogo, mentre il club più interessato sembra essere il Besiktas. L’Inter lo valuta tra gli 8 e i 10 milioni, ma potrebbe anche accettare un prestito pur di liberarsi del suo ingaggio e alleggerire il monte stipendi.
Il tempo per completare il mosaico c’è, ma ogni tassello dipende da questo gioco a incastri. Chivu osserva, aspetta e prepara le strategie: il puzzle nerazzurro non è ancora completo, ma potrebbe mancare poco.
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