
In pista, sotto le luci fredde del velodromo di Anadia, Vittoria Grassi si stava preparando per una delle gare più importanti della sua giovane carriera. Nessuno avrebbe potuto immaginare che, a centinaia di chilometri di distanza, sulle strade della Valle d’Aosta, il destino stava scrivendo una delle sue pagine più dure. Una telefonata, ricevuta tra una volata e un respiro trattenuto, ha spezzato il silenzio e il cuore: Samuele Privitera, 19 anni, era morto. Un incidente in gara, una caduta, l’ultima corsa. E una storia d’amore che, seppur giovane, aveva già lasciato il segno.

Ciclismo e amore, la passione che univa Vittoria Grassi e Samuele Privitera
«Ci eravamo conosciuti quattro anni fa. Poi, crescendo, con l’adolescenza, ci siamo un po’ persi. Ma mai del tutto», racconta Vittoria Grassi in un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport. Una relazione iniziata nei corridoi delle gare, tra le griglie di partenza e i ritiri condivisi. «Ci siamo conosciuti grazie al ciclismo… Poi abbiamo cominciato a sentirci, e ci siamo subito trovati. Il ciclismo era la passione che ci univa». Il loro legame si è rinsaldato nell’ultimo anno, segnato da una ritrovata vicinanza, proprio mentre entrambi inseguivano i propri sogni sportivi.

La tragedia al Giro della Valle d’Aosta
Il dramma è esploso durante la prima tappa del Giro della Valle d’Aosta, una delle corse più dure e prestigiose del calendario giovanile. Secondo le ricostruzioni, Samuele Privitera ha perso il casco in seguito a una caduta violenta, battendo la testa contro un cancello: un urto fatale. Il giovane corridore, nato nel 2005 come Vittoria, era considerato una promessa del ciclismo italiano.
«Samuele dedicava tutto se stesso al ciclismo, era il suo sogno», ricorda Vittoria. «Mi ha insegnato la dedizione, e mi ha insegnato anche a imparare a credere nei propri sogni». Il riferimento a Alberto Contador, uno degli idoli di Samuele, emerge con forza nelle sue parole: «Quell’episodio è stato importante, quel guantino gli ha dato un motivo in più per continuare a credere nel suo sogno».
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva