
Con la consueta schiettezza e un mix perfetto tra ambizione e autoironia, Thomas Ceccon si prepara a sfidare se stesso ai prossimi Mondiali di nuoto a Singapore, in programma dal 27 luglio al 3 agosto. In un’intervista con Riccardo Re di Sky Sport, il campione azzurro ha raccontato le sue aspettative e molto altro.
DA OASPORT – #Nuoto #Mondialinuoto2025 #ThomasCeccon Thomas Ceccon in versione Phelps ai Mondiali: farà 5 gare individuali?: L’appuntamento è fissato al 27 luglio al 3 agosto. Nella piscina della World Aquatics Arena di Singapore, assisteremo… https://t.co/tdTLLG0yWG pic.twitter.com/OqcRccBeRp
— Nuoto Mania (@Nuotomania) July 5, 2025
Dopo un anno turbolento ma a suo giudizio utile e formativo, il campione vicentino ha ritrovato motivazioni e sorrisi. E ora punta dritto all’oro e a qualcosa in più: riscrivere il proprio record del mondo nei 100 dorso. Una grande ambizione che il nuotatore azzurro è convinto di poter raggiungere. (continua dopo la foto)

“È stato un anno difficile, ma anche molto divertente”, racconta Ceccon, che ha scelto di trascorrere quattro mesi in Australia per ritrovare stimoli e passione. “Dopo l’oro olimpico ero scarico. Ma in Australia ho ritrovato energia, un gruppo unito e un approccio diverso: lì ci si sprona a vicenda, si crede in qualcosa insieme. Qui in Italia, spesso, questo manca”.
Oltre al nuoto, un elemento chiave per la sua rinascita: il surf. “Sembra una stupidaggine, ma dopo gli allenamenti andavamo a surfare. Aiuta la mente. Là nessuno si interessa a cosa fai fuori dall’acqua. Qui in Italia forse interessano più le mie interviste che i miei tempi”.
Il riferimento è al record del mondo nei 100 dorso, che Ceccon detiene dal 2022. “È ora di abbassarlo”, ammette. “L’anno scorso ai Mondiali potevo farlo, ma ho sbagliato gara. Ora punto a un tempo importante. Non mi nascondo: voglio vincere. Se tornassi a casa senza un oro, non sarei per niente contento”. (continua dopo la foto)

Ma il vero obiettivo potrebbe andare oltre. L’azzurro lascia intendere di avere uno sfizio nel cassetto: “Ho un’idea, ma non la voglio dire. Magari poi non la faccio…”. Si riferisce forse ai 200 dorso, dove ha già siglato il record italiano: “Il tempo è ancora distante da quello che desidero, ma se arrivo preparato, posso giocarmela”.
Ceccon si presenta a Singapore non solo da protagonista, ma da ambasciatore di un nuovo modo di intendere l’agonismo: meno rigido, più libero, sempre lucido. “Mi alleno con il cervello, pochi lo sanno fare”, spiega con orgoglio. E alla domanda su quante medaglie vorrebbe portarsi a casa, non esita: “Almeno un oro. Non vado per arrivare secondo. Si va per vincere, punto”.
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