
Lewis Hamilton non le manda a dire. Il weekend di Silverstone, iniziato con buoni segnali per la Ferrari, si è concluso tra frustrazione e autocritica. L’unica SF-25 a punti è stata quella del pilota inglese, ma il sette volte campione del mondo non ha risparmiato le critiche alla vettura. Il suo quarto posto finale, alle spalle della sorprendente Sauber di Nico Hulkenberg, ha interrotto la sua striscia di 11 podi consecutivi nel GP di Gran Bretagna.
#F1 – #Hamilton–#Ferrari come Schumacher-Mercedes?
— Sabino (@sabino96_) July 8, 2025
Il britannico potrebbe rappresentare per Maranello quello che il 'Kaiser' ha rappresentato per Mercedes.https://t.co/qljrmXKMoD
Hamilton, visibilmente deluso, ha descritto la SF-25 come “incredibilmente difficile da guidare”, soprattutto in condizioni miste: “È la macchina più difficile che abbia guidato qui da anni. Le gomme sono calate drasticamente, faticavo a tenere il passo. Non riesco nemmeno a esprimere quanto sia complicata”. (continua dopo la foto)

Un’analisi cruda, quella del britannico, che ha puntato il dito su problemi di stabilità, assenza di bilanciamento e un comportamento imprevedibile in curva, specialmente a bassa velocità: “In ogni curva c’è una sbandata, non sta mai ferma. In quelle lente non gira e trovare un equilibrio è un’impresa”.
A peggiorare le cose, secondo Hamilton, anche le scelte tattiche del box, che avrebbero compromesso ulteriormente una gara già difficile: “Credo che anche a livello strategico abbiamo perso diverse posizioni, rendendo tutto più complicato”, ha spiegato. Nonostante tutto, il pilota inglese prova a guardare avanti: “Abbiamo guadagnato buoni punti e ora pensiamo alla prossima gara sperando in un risultato migliore”. Ma sembrano parole di circostanza più che una reale convinzione.
C’è però anche un lato costruttivo nella sua analisi. Hamilton ha sottolineato come questa corsa abbia fornito indicazioni preziose per lo sviluppo della prossima monoposto: “Penso di poter spiegare chiaramente al team cosa non voglio vedere sulla macchina del 2026. Ci sono elementi di questa vettura che la rendono particolarmente difficile, specie in condizioni come queste”. (continua dopo la foto)

Il pilota inglese, infine, ha ricordato i segnali incoraggianti di inizio weekend: “Le prove sull’asciutto erano andate bene, anche in qualifica mi sentivo a mio agio. Ci sono aspetti positivi da cui ripartire”.
Ora per la Ferrari e Hamilton l’obiettivo è voltare pagina, ma è evidente che quello della la SF-25 è un progetto che nasce già superato. In un Mondiale 2025, avaro di soddisfazioni, non potrà portare più di tanto alla Ferrari. Ecco perché Lewis Hamilton sembra già concentrato sul futuro. Ma non si tratterà solo di macchina, ma di strategia e di suddivisione chiara dei compiti a Maranello.
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