
L’Inter di Chivu risponde presente nel momento decisivo e stacca il biglietto per gli ottavi di finale del Mondiale per club. A Seattle, i nerazzurri superano 2-0 il River Plate, conquistano il primo posto nel gruppo e si preparano ora alla sfida con il Fluminense dell’ex rossonero Thiago Silva, in programma lunedì 30 alle ore 21 italiane a Charlotte.
Inter-River Plate, Pio Esposito vince il trofeo come Superior Player of the Match pic.twitter.com/gRbx8iEfUB
— Daniele Mari (@marifcinter) June 26, 2025
I gol arrivano nel secondo tempo, ma la superiorità interista era emersa ben prima dell’espulsione di Martinez Quarta, che ha spianato ulteriormente la strada al successo firmato Pio Esposito e Bastoni. L’approccio è stato da partita vera, con gli argentini che hanno cominciato da subito a picchiare e a metterla in rissa. Ma i nerazzurri sono stati davvero bravi a mantenere il controllo. (continua dopo la foto)

Il River Plate prova a giocarsela sul piano dell’intensità, aggredendo alto e scegliendo il pressing a uomo, soprattutto a centrocampo. Ma l’Inter risponde colpo su colpo, anche grazie all’impostazione energica voluta da Chivu. Pio Esposito, alla prima da titolare, si sbatte su ogni pallone, mentre Mastantuono – il talento più atteso da tutti – resta ai margini della partita anche grazie a Bastoni.
Nel primo tempo le occasioni migliori sono tutte nerazzurre: Pio Esposito al 26’ viene fermato solo dall’intervento disperato di Martinez Quarta che riesce a deviare in angolo su una conclusione a botta sicura, mentre Lautaro Martinez sciupa una buona chance al 32’. Al contrario, il River si limita a sporadiche accelerazioni e si affida più ai nervi che alle idee.
Nella ripresa, il copione non cambia, anzi: l’Inter aumenta il ritmo e prende definitivamente in mano la gara. Il River sparisce, e i nerazzurri costruiscono a ripetizione: autopalo di Acuna, tiro fuori di Dimarco, poi ancora Lautaro fermato da Armani dopoo un bellissimo spunto concluso con un gran sinistro. Il rosso diretto a Martinez Quarta, ingenuo nell’atterrare un ottimo Mkhitaryan lanciato a rete, è l’episodio che rompe definitivamente l’equilibrio.
Al 72’, arriva il meritato vantaggio: Sucic imbecca Pio Esposito, che si muove da centravanti puro e con un gran destro batte Armani. Per l’attaccante è il primo gol con la maglia dell’Inter. Il raddoppio è opera di Bastoni, che a tempo quasi scaduto chiude i conti con un sinistro secco dal limite. (continua dopo la foto)

Nel finale il nervosismo argentino giunge all’apice: Montiel viene espulso per doppia ammonizione, ma il protagonista in negativo è Acuna che provoca, fa un fallaccio su Dumfries e si scontra con la panchina nerazzurra. la scena si conclude con il giocatore che insegue Dumfries, scortato da Pio Esposito e protetto da Chivu, nel tunnel degli spogliatoi.
Il risultato premia l’Inter più convincente da quando Chivu è in panchina: compatta, aggressiva e finalmente efficace sotto porta. I migliori segnali arrivano da una condizione fisica apparsa migliorata, dalla grinta espressa da un gruppo che sembrava ancora scioccato dalla finale Champions e da un gioco più verticale ed efficace. Chivu è riuscito a dare la scossa giusta all’ambiente.
Fra i giocatori, per la “vecchia guardia” benissimo Mkytharian, bene Lautaro Barella Bastoni e Acerbi. Ma, soprattutto, ancora una volta segnali interessanti dai giovani: Pio Esposito sembra pronto per il grande salto, mentre il croato Sucic quando è entrato ha spaccato la partita e ha mostrato qualità da grande giocatore.
Considerato anche il ritorno di Valentin Carboni, che probabilmente andrà a giocare in prestito come Sebastiano Esposito, sinora l’unico dei nuovi che ha deluso è Luis Henrique, che per caratteristiche probabilmente avrà bisogno di più tempo degli altri per ambientarsi. Ma il brasiliano possiede un indubbio talento che prima o poi emergerà, o almeno lo sperano i tifosi nerazzurri.
Ora l’appuntamento è per la sfida degli ottavi di finale con i brasiliani del Fluminense: in palio c’è un posto nei quarti del nuovo Mondiale per club. E l’Inter vista ieri può giocarsela davvero.
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