
Jannik Sinner è tornato in campo dopo la brillante vittoria contro il ceco Lehecka, travolto lasciandogli appena 3 game, per affrontare un avversario ben più insidioso: Andrey Rublev. L’ex top 5 russo, pur non essendo nel suo momento migliore, resta un cliente ostico, soprattutto sulla terra rossa di Parigi, superficie che conosce e sulla quale sa come difendersi.
stiamo assistendo a qualcosa di irreale: la semplicità con cui è tornato a giocare dopo 3 mesi di stop è impressionante…
— Doctor_D. ❤️🍀 CAMPIONE D'ITALIA💙🏆 (@Doctor_D03) June 2, 2025
ora testa ai quarti Jannik🦊🇮🇹#Sinner #RolandGarros pic.twitter.com/gSueb0FSmy
La sfida comincia con un sussulto per l’azzurro: Rublev parte a razzo, piazza tre dritti vincenti consecutivi e si porta 15-40. Ma Jannik non si scompone, recupera con lucidità e chiude il primo game con un ace. Da lì in avanti il primo set è un monologo. Sinner prende il comando degli scambi, martella da fondo, e costringe Rublev a una corsa continua.
Il russo, notoriamente umorale, perde la calma e comincia a sbagliare. L’unico sussulto arriva sul 5-0, quando riesce a evitare il “bagel” annullando una palla break. Ma il verdetto è solo rimandato: Jannik tiene la battuta e chiude il set 6-1. (continua dopo la foto)

Il secondo parziale parte in modo più equilibrato. Sull’1-1, con Rublev al servizio, va in scena il game più spettacolare del match. Il russo sale 40-0, ma Sinner rimonta, si procura due palle break e, alla terza occasione, piazza l’affondo decisivo: 2-1, poi consolidato in 3-1. Rublev si affida al servizio per restare a galla e riesce a reggere meglio lo scambio.
Ma sul 5-3 Sinner spinge ancora sull’acceleratore e chiude con un altro break: 6-3. Impressionante la sua capacità di dominare anche sulla terra. È vero, Lehecka e Rublev sono due avversari contro cui si esprime bene, ma la sensazione è che quando decide di alzare il livello, non ce n’è per nessuno. Gli unici due che possono contrastarlo, se gioca così, sono Zverev e Alcaraz.
Sinner, un dominio impressionante
Nel terzo set, sul 2-2, arriva il primo calo: un paio di errori regalano una palla break al russo, ma Jannik la cancella con una bella seconda al corpo e tiene il game con autorità. Rublev cresce, riesce a scambiare di più e si porta sul 4-4, ma l’equilibrio è solo apparente: non si ha mai la sensazione che Sinner possa davvero finire nei guai.
Sul 5-4, l’azzurro decide che è il momento di chiudere: annulla due palle per il 5-5, piazza una risposta profonda, poi sul punto successivo si difende alla grande e chiude un lungo scambio in rincorsa con un dritto vincente. Match point: Rublev prende il nastro, ma la palla scivola fuori. Game, set, match: 6-1, 6-3, 6-4.
Sinner vola ai quarti con disarmante facilità, senza mai concedere vere occasioni ai suoi avversari. Ad attenderlo, a sorpresa, ci sarà Alexander Bublik: talento un po’ folle e completamente imprevedibile, che ha eliminato la testa di serie numero 5, Jack Draper, in quattro set: una prestazione maiuscola. Vedremo se il kazako saprà trovare il modo di mettere in difficoltà il numero uno del mondo.
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