
Non c’era mai stato, fino a quel momento, nessun annuncio ufficiale. Eppure, in occasione delle prime uscite pubbliche di Leone XIV da Pontefice – prima a Genazzano, poi a Santa Maria Maggiore – un volto nuovo ha iniziato a spiccare accanto al Papa. Sempre dietro di lui, mai davanti. Silenzioso, ma presente. Si chiama Edgard Iván Rimaycuna, ha 36 anni, è nato a Chiclayo, in Perù, ed è il nuovo segretario particolare del Papa. Una figura riservata che promette però di diventare centrale nel nuovo assetto del Vaticano.

Da Chiclayo a Roma: la lunga fedeltà a Prevost
La storia di Padre Edgar comincia nel 2006, tra le mura del seminario Santo Toribio de Mogrovejo, dove muove i primi passi della sua vocazione. Lì incontra Robert Prevost, all’epoca priore degli agostiniani, già missionario per lunghi anni proprio in Perù. È l’inizio di un rapporto speciale, prima formativo, poi sempre più stretto, che accompagnerà entrambi fino alle stanze più alte del Vaticano. Quando Prevost torna a Chiclayo da vescovo, Edgar lo segue come segretario personale. Ed è ancora al suo fianco quando, nel 2023, Papa Francesco chiama Prevost a guidare il Dicastero per i Vescovi.
Il segretario fidato che diventa la chiave dell’Appartamento Papale
Con l’elezione di Leone XIV, il nuovo Papa ha deciso di tornare alla figura tradizionale del segretario particolare. Niente più “piccola corte” ruotante come con Francesco, ma un solo punto fermo, un vero filtro tra il Pontefice e il mondo esterno. Padre Edgar ora occupa questa posizione cruciale, quella del “gatekeeper” dell’Appartamento Papale. Gestisce gli appuntamenti, filtra le richieste, organizza gli incontri, coordina l’agenda del Papa. Una figura chiave che, come insegna la storia, può avere un’influenza determinante nei pontificati più lunghi e strategici.
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