
L’Inter non snobba il campionato e, nonostante le fatiche fisiche e nervose spese contro il Barcellona, batte il Torino al termine di una partita molto piacevole e ricca di occasioni. La gara si è giocata sotto una tempesta d’acqua che ha costretto l’arbitro La Penna a sospenderla per alcuni minuti verso la fine del primo tempo. Decisivi alla fine sono stati due giovani messi in campo da Inzaghi, Zalewski e Asslani.
Torino-Inter 0-2: Zalewski e Asllani, i nerazzurri non mollano la lotta scudetto https://t.co/1aE2vR1BPo
— Repubblica Sport (@SportRepubblica) May 11, 2025
L’Inter si presentava con le “seconde linee” rafforzate da Alessandro Bastoni, unico titolare in campo all’inizio. E la risposta per Inzaghi è stata molto positiva. Zalewski, il giovane polacco in prestito dalla Roma, schierato un po’ a sorpresa nel ruolo di mezz’ala ha indirizzato la partita dopo 21′ con un gol davvero splendido: un destro a giro delizioso dalla distanza che ha baciato la rete nell’angolino opposto.
La palla per mettere in ghiaccio il risultato l’ha avuta sui piedi Darmian, che solo davanti a Milinkovic ha schiacciato troppo il tiro di destro sbagliando un’occasione davvero clamorosa. La pioggia è aumentata di intensità, il Torino ha provato a spingere con orgoglio creando qualche mischia pericolosa. Ma poco prima del termine della prima frazione i nerazzurri devono ringraziare Martinez, schierato da Inzaghi al posto di Sommer.

Su un colpo di testa di Adams a colpo sicuro, il secondo portiere dell’Inter si è esibito in una parata straordinaria non solo arrivando a prendere il pallone, ma deviandolo sopra la traversa. Un intervento “alla Sommer”, insomma, che ha permesso ai nerazzurri di andare a riposo in vantaggio per 1-0.
Nella ripresa Inzaghi ha mandato in campo Dumfries e Dimarco al posto di Bisseck e Carlos Augusto, entrambi ammoniti. E dopo 5 minuti l’Inter era già avanti 2-0. Inizio devastante dei nerazzurri, prima con una rovesciata di Taremi respinta da Milinkovic-Savic, poi con un’azione in contropiede.
Dimarco pesca l’iraniano con un filtrante mancino da applausi. Maripan sbaglia l’intervento, e al portiere granata non resta che stendere l’attaccante che lo aveva superato in dribbling travolgendo. Rigore solare. Sul dischetto si presenta Asllani, che per un attimo pare Calhanoglu: freddezza, precisione, gol.
È il secondo rigore consecutivo segnato dal ragazzo albanese, dopo quello contro il Verona. L’Inter sembra poter dilagare, ma il Torino, mai domo, si riorganizza. Il tecnico granata Vanoli tenta la scossa: dentro Casadei e il giovanissimo Perciun, 19 anni e alla sua terza presenza in Serie A.
La linea mediana granata si rinvigorisce, ma è Milinkovic-Savic a tenere in vita la squadra: miracoloso su un diagonale di Dimarco presentatosi solo sulla sinistra, reattivo su un destro al volo di Correa imbeccato ancora da Dimarco. L’Inter spreca troppo, entrano Calhanoglu e Barella per dar man forte alla squadra e poi anche l’eroe di Coppa Acerbi.
Inter, c’è ancora una piccolissima speranza
Nel finale il Toro martella. Vlasic ed Elmas alzano il ritmo, fioccano i cross, i tiri, le mischie. L’assedio finale è feroce, l’Inter dà l’impressione di non voler sprecare troppe energie dopo la battaglia con il Barcellona e si chiude. Ancora Adams si rende pericoloso con una deviazione in spaccata che finisce fuori.
Il Toro troverebbe anche il gol della bandiera a pochi secondi dalla fine con una bella rovesciata di Masina, ma La Penna annulla per un fallo precedente dello stesso Masina su Asslani: niente gol, Masina ci resta malissimo. Il Toro avrebbe meritato almeno questa soddisfazione, anche se la partita era finita e dal un punto di vista del risultato non sarebbe cambiato niente.
Sotto la pioggia torinese, l’Inter esce così zuppa e vittoriosa, con tre punti che almeno teoricamente la tengono ancora in corsa scudetto. Ma qui, solo un improbabile harakiri del Napoli potrebbe riaprire i giochi. Inzaghi può godersi le buone prestazioni di Zalewski, Asslani e della coppia d’attacco Taremi-Correa, che si sono disimpegnati bene. Ma la mente di tutti gli interisti, è inevitabile, è proiettata alla finale di Champions del 31 Maggio.
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