
Con il caldo torrido che domina l’estate 2025, gli italiani cercano riparo tra ventilatori portatili e aria condizionata a pieno regime. Ma se questi strumenti sembrano offrire un sollievo immediato, non sono privi di effetti collaterali. A lanciare l’allarme è il professor Claudio Micheletto, pneumologo e presidente dell’Associazione pneumologi ospedalieri (Aipo), che invita a un uso consapevole. In questo articolo analizziamo quali sono i veri rischi per la salute legati a un uso scorretto della climatizzazione.

Rischio sottovalutato: l’effetto degli sbalzi termici sul corpo
Il primo pericolo, spiega Micheletto, è legato al repentino sbalzo di temperatura tra esterni roventi e interni troppo freddi: «Se fuori ci sono 39 gradi e si rientra in casa con l’aria condizionata impostata troppo bassa, si corre un rischio serio per la salute». Il corpo, infatti, non riesce ad adattarsi velocemente e lo shock termico può provocare raffreddamenti improvvisi, soprattutto nei soggetti più fragili.
Il ventilatore, spesso posizionato troppo vicino al corpo sudato, agisce in modo simile, innescando tosse, laringotracheiti e perfino polmoniti. Le patologie da raffreddamento sono in aumento in questi giorni, conferma lo pneumologo, e riguardano giovani, adulti e anziani. «Serve equilibrio – ammonisce Micheletto – perché il sollievo momentaneo può trasformarsi in un problema clinico anche serio».

Legionella e polmoniti: i condizionatori sotto accusa
A preoccupare gli esperti è anche il rischio di infezioni respiratorie più gravi, come quelle causate dal batterio della Legionella. Questa infezione può colpire duramente i polmoni ed è favorita dalla presenza di condizionatori mal mantenuti, veri e propri serbatoi di germi se non sanificati correttamente.
«Il batterio si annida in ambienti umidi e acquatici, naturali o artificiali – chiarisce Micheletto – e può proliferare nei sistemi di condizionamento sporchi o con filtri non puliti». Nei casi più gravi, si può arrivare a focolai di broncopolmonite. La prevenzione, in questo caso, passa da una manutenzione costante e accurata degli impianti, soprattutto nei luoghi pubblici e nelle abitazioni dove vivono anziani o persone immunodepresse.
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