
Direttamente dal Rolex Shanghai Masters 2025, Simone Vagnozzi, coach di Jannik Sinner, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport. Sullo US Open perso contro Carlos Alcaraz, il tecnico ha spiegato:
“In quel momento Carlos stava psicologicamente, fisicamente e tennisticamente meglio di Jannik. Non dobbiamo dimenticare che ha vissuto cinque mesi di difficoltà, e oggi si prova a farlo passare come un giocatore in crisi in un anno in cui ha vinto due Slam e raggiunge finali quasi ogni settimana. Sta facendo cose straordinarie. Poi, come tutti, vogliamo sempre migliorarci”.
Simone #Vagnozzi al @CorSport
— SpazioTennis (@SpazioTennis) October 3, 2025
"A volte mi sorprendo di quanto si parli di determinate cose. In alcuni momenti delle cose funzionano, in altri meno, Negli Stati Uniti Jannik non ha servito benissimo e abbiamo preso degli accorgimenti: il movimento è cambiato un giorno prima di… pic.twitter.com/UBfGti3B0B
Vagnozzi sui talenti del tennis mondiale
Guardando al futuro del circuito, Vagnozzi ha individuato diversi talenti in crescita:
“Sono tanti ad avere il potenziale, anche Tien lo ha. C’è Fonseca, ma a me piace molto Mensik: se non avrà problemi fisici, può crescere tanto. Pensiamo a Jannik: oggi le sue vittorie sembrano normali, ma quando ho iniziato con lui tanti dicevano che Rune era più avanti. I ragazzi ci sono, ma devono fare passi importanti per arrivare a Jannik e Carlos”.
Un passaggio anche su Lorenzo Musetti:
“In campo sta facendo qualcosa di diverso e ha vissuto un’ottima stagione. Il talento c’è, e sulla terra sono tre anni che è pronto per un grande risultato. Sull’erba aveva già fatto bene, ora sta crescendo anche sul cemento. Il potenziale lo ha”.

Staff, obiettivi e futuro
Sul cambio nello staff, con l’addio a Marco Panichi, Vagnozzi ha chiarito:
“Lui e Badio hanno fatto un ottimo lavoro. Jannik ha semplicemente optato per un’altra strada, ma non credo ci sia nulla di strano”.
Riguardo agli obiettivi:
“Quest’anno l’obiettivo era vincere Wimbledon e ci siamo riusciti. Spero di continuare il più possibile con Jannik, vediamo quanto andremo avanti. In un futuro lontano, uno stimolo potrei trovarlo nel rifare la stessa cosa con un altro giocatore. Poi magari faccio 15 anni con Sinner e sarà lui il mio ultimo tennista. Lo spero”.
Sul Grande Slam l’allenatore è chiaro:
“Non è un obiettivo che ci siamo posti. È già difficilissimo vincere uno Slam, non si può pensare di conquistarne quattro senza muoversi un passo alla volta”.
Infine, sul futuro di Darren Cahill:
“Io penso e spero che Darren possa continuare, quindi non abbiamo pensato a nessuno al di fuori di lui. Al momento però non ci sono ufficialità”.
L’intervista conferma l’idea di un Sinner solido e in crescita, con uno staff compatto e senza pressioni aggiuntive. Per Vagnozzi, il 2025 resta un anno straordinario, nonostante qualche sconfitta di troppo.
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