
Jannik Sinner resta in cima al ranking ATP, ma Carlos Alcaraz è sempre più vicino. Dopo l’exploit al Queen’s, lo spagnolo riduce a 1.130 punti il divario dall’azzurro, che a Halle si è fermato agli ottavi, battuto da Bublik. Sinner inizierà Wimbledon con 10.430 punti e, qualunque sia l’esito del terzo Slam della stagione, resterà numero uno Atp anche dopo la finale di Londra.
Toni Nadal: “Alcaraz nei momenti decisivi è superiore a Sinner sul lato mentale, ma Jannik è più bravo a condurre il match con ritmo altissimo senza commettere errori” https://t.co/1xef9BH6j2
— LiveTennis.it (@livetennisit) June 24, 2025
Sinner ha in tasca un margine rassicurante, perché Alcaraz, campione in carica a Wimbledon, non potrà incrementare i propri 9.300 punti: difendendo il titolo, al massimo manterrà invariato il bottino. Solo un’uscita immediata dell’altoatesino potrebbe riaprire i giochi, ma anche in caso di ko al primo turno, Jannik conserverebbe la vetta almeno per qualche altra settimana.
Il problema arriverà dopo: perché sul cemento Sinner ha da difendere moltissimi punti, mentre Alcaraz l’anno scorso sulla superficie più affine al tennista italiano non ha ottenuto risultati importanti. E sarà proprio lì che Jannik dovrà lottare con le unghie per difendere il primo posto.
A confermare il buon momento del tennis italiano ci pensa la classifica aggiornata: oltre a Sinner, tra i Top 40 figurano anche Lorenzo Musetti (7° con 4.150 punti), Flavio Cobolli (24°) e Matteo Berrettini (35°). Con loro, ci saranno Arnaldi, Sonego, Darderi, Bellucci, Nardi e anche Fabio Fognini, rientrato in extremis grazie ai forfait di Arthur Fils e Casper Ruud.
Sinner, ecco la top 10 Atp aggiornata
Jannik Sinner (Ita) 10.430
Carlos Alcaraz (Spa) 9.300
Alexander Zverev (Ger) 6.500
Jack Draper (Gbr) 4.650
Taylor Fritz (Usa) 4.635
Novak Djokovic (Srb) 4.630
Lorenzo Musetti (Ita) 4.150
Holger Rune (Dan) 3.530
Daniil Medvedev (Rus) 3.420
Ben Shelton (Usa) 3.170
Per l’Italia, Wimbledon sarà l’occasione di confermare l’ottimo momento vissuto da tutti il movimento tennistico e, chissà, magari anche di festeggiare qualcosa di mai accaduto sino a ora sull’erba di Londra. Ce lo auguriamo tutti.
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