
Un giorno storico per lo sport italiano, ma stavolta fuori dai riflettori del calcio o del tennis. Per la prima volta nella sua storia, la Nazionale italiana si è qualificata alla Coppa del Mondo ICC T20 di cricket, che si disputerà nel 2026 tra India e Sri Lanka. Un traguardo epocale in uno sport che nel nostro Paese resta di nicchia, ma che in molte nazioni rappresenta un’autentica religione.
Un momento storico per il cricket italiano: la Nazionale azzurra ha centrato infatti per la prima volta la qualificazione alla Coppa del Mondo T20 che si terrà tra febbraio e marzo 2026 in India e Sri Lanka.
— Sport e Salute (@SporteSaluteSpA) July 12, 2025
L’Italia ha strappato uno dei due pass in palio nell’Europe Regional… pic.twitter.com/A7CQOvGXWy
La qualificazione è arrivata nell’ultima giornata del torneo europeo di selezione, al termine di un vero e proprio thriller sportivo. Nonostante la vittoria finale dei Paesi Bassi, l’Italia ha beneficiato del vantaggio nella differenza punti (run rate), che ha permesso a entrambe le formazioni di staccare il biglietto per il torneo mondiale.
Nel match decisivo, l’Italia ha chiuso il proprio turno di battuta con 134/7 in 20 over, grazie soprattutto ai colpi di Benjamin Manenti e a un’ultima accelerazione firmata da Grant Stewarts. A quel punto l’unico modo per perdere la qualificazione era che l’Olanda chiudesse la partita entro il 15° over. Ma gli Azzurri hanno resistito fino al 17°, incassando sì la sconfitta, ma salvando il punteggio necessario per entrare nella storia.

È la prima partecipazione italiana alla Coppa del Mondo ICC T20 maschile, uno degli eventi più seguiti al mondo, con miliardi di telespettatori previsti soprattutto nel subcontinente indiano.
Il cammino degli Azzurri, costruito su talento, disciplina e una crescita continua, è la prova che il cricket può trovare spazio anche al di fuori delle sue roccaforti tradizionali. E ora, tra le corazzate mondiali come India, Australia, Inghilterra e Pakistan, ci sarà anche l’Italia, che si prepara a un’avventura unica, tutta da vivere.
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