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Travolta e sbalzata sul semaforo, Sara muore a 22 anni: chi c’era alla guida

Travolta e sbalzata sul semaforo, Sara muore a 22 anni: chi c’era alla guida. Un terribile incidente stradale ha scosso la tranquillità di una zona centrale intorno alle 4.30 di ieri. Due giovani donne che tentavano di attraversare la carreggiata sono state coinvolte in un scontro con un’automobile. All’improvviso un urto secco, un corpo che vola per metri, un semaforo abbattuto. Una giovane vita spezzata troppo presto.

Incidente a Genova

Incidente mortale a 22 anni: l’impatto devastante

Era una giornata come tante, finché Sara e un’amica non hanno tentato di attraversare via Buozzi, nel tratto che interseca con via San Benedetto a Genova. Non erano sulle strisce pedonali, stando alle prime verifiche. Lì, su quell’asfalto che sembrava innocuo, un destino tragico le ha travolte: una Ford, guidata da un uomo di 50 anni, guardia giurata, ha colpito in pieno Sara, scaraventandola con violenza contro un semaforo.

Il boato ha attirato l’attenzione di residenti e passanti. L’impatto è stato talmente forte da richiedere l’intervento dei vigili del fuoco, per mettere in sicurezza l’area compromessa. Mentre le sirene della polizia tagliavano il silenzio calato sulla zona, la notizia cominciava a correre. E con essa, l’angoscia.

Genova

Chi guidava l’auto: l’identità dell’uomo al volante

Alla guida dell’auto che ha investito le due ragazze c’era un cinquantenne, guardia giurata in servizio, che procedeva in direzione via San Benedetto. Subito sottoposto ai test tossicologici, è risultato negativo all’alcol test, dettaglio che gli inquirenti hanno subito chiarito. Ma l’indagine non si ferma qui.

La polizia locale di Genova ha avviato un’indagine meticolosa per ricostruire la dinamica: “Stiamo acquisendo i filmati delle videocamere e raccogliendo testimonianze dirette”, spiegano fonti investigative. Il punto cruciale resta stabilire se vi siano responsabilità dirette da parte dell’automobilista, oppure se si sia trattato di un drammatico gesto imprudente da parte delle due giovani, che – come confermato dalle prime ricostruzioni – si trovavano lontano dall’unico attraversamento pedonale disponibile nel tratto interessato.

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