Il dolore del papà di Patrizia
“Nulla mi può consolare“. Sono le parole, raccolte dal Messaggero Veneto, pronunciate dal papà di Patrizia Cormos, la ragazza di 20 anni travolta e uccisa dall’ondata di piena del fiume Natisone, in Friuli Venezia Giulia. L’uomo, assieme a numerosi parenti, ha seguito in riva al torrente, per oltre 48 ore, le ricerche della figlia. “Sono rimasto qui, non volevo che la mia bambina si sentisse abbandonata“, ha ricordato, in lacrime, quando ha appreso del ritrovamento del corpo. (continua dopo la foto)
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Condizioni meteo peggiorate
A favorire il ritrovamento è stata la parentesi del bel tempo, ma le condizioni meteorologiche hanno registrato un peggioramento e questo ha provocato una maggiore portata delle acque del fiume che non favorisce il lavoro dei sommozzatori. Inoltre da limpide che erano, le acque sono diventate torbide, rendendo complicate le operazioni di ricerca del corpo del 25enne Cristian Molnar