Olimpiadi, Tamberi fuori in finale del salto in alto tra le lacrime. Gimbo ha affrontato l’atto conclusivo del salto in alto alle Olimpiadi di Parigi in condizioni fisiche molto difficili, a causa di un attacco di colica renale subito la scorsa notte. Nonostante ciò, ha terminato la gara con grande dignità, riuscendo a superare solo la misura di 2,22 al terzo tentativo. Successivamente, ha tentato invano di superare i 2,27, fallendo tre volte, ma onorando comunque la competizione, chiudendo all’undicesimo posto assoluto.
Ci uniamo anche noi a questo abbraccio 🫂
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) August 10, 2024
GRAZIE di tutto Gianmarco #Tamberi e per averci provato ancora una volta con tutte le forze 👏🏼🇮🇹 #GiochiOlimpici pic.twitter.com/jaBVb6JPqS
Durante la gara, Gimbo ha rinunciato alla misura iniziale di 2,17 per debuttare a 2,22, ma ha commesso due errori evidenti, non riuscendo a spingere adeguatamente con le gambe sotto l’asticella. Tuttavia, con un moto d’orgoglio, è riuscito a superare l’altezza al terzo tentativo, ma i 2,27 si sono rivelati un ostacolo insormontabile, fallendo tutte e tre le prove per una evidente mancanza di forza.
Al contrario, l’altro azzurro, Stefano Sottile, sta avendo un’ottima prestazione. Inizialmente si è trovato in testa a pari merito con altri tre atleti: il neozelandese Hamish Kerr, il campione olimpico qatariota Mutaz Barshim e l’americano Shelby McEwen, avendo superato con successo le prime tre misure di 2,17, 2,22 e 2,27 al primo tentativo. Ha poi superato i 2,31 alla seconda prova, posizionandosi momentaneamente quarto. Sottile ha quindi superato i 2,34 al primo tentativo, stabilendo il suo nuovo record personale, battendo il precedente di 2,33 del 2019, e ora si trova in seconda posizione dietro Barshim.