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Sport in lutto: è morta la leggendaria allenatrice, prima donna a ottenere un traguardo storico

Il mondo dello sport e della pallavolo italiana è in lutto per la morte di Simonetta Avalle, 74 anni, storica figura del volley, che ha lasciato un segno indelebile nel panorama sportivo romano e nazionale. Avalle è stata la prima allenatrice donna a guidare una squadra maschile in Serie A1, un traguardo storico che ha segnato una tappa fondamentale nel mondo della pallavolo italiana

Il suo legame con la capitale è stato profondo e duraturo: ha guidato la squadra romana del Tor Sapienza nella massima serie, portandola anche a vincere la Coppa Cev, uno dei trionfi più prestigiosi nella sua carriera. Ma il suo amore per la pallavolo non si è fermato a Roma.

Dopo l’esperienza nella capitale, ha allenato a Reggio Calabria, Napoli, Firenze, Vicenza e Arzano, dimostrando la sua versatilità e la passione per il gioco a tutti i livelli. Oltre alla sua carriera nelle categorie superiori, Avalle ha sempre avuto un’attenzione particolare verso la formazione dei giovani talenti.

Ha infatti guidato diverse società locali, ma è stata particolarmente apprezzata per il suo impegno con la selezione regionale femminile del Lazio, dove ha contribuito alla crescita di molte atlete che sono poi diventate stelle nel panorama del volley nazionale. Simonetta, insieme al fratello Giovanni Avalle, è stata anche una grandissima tifosa delle nazionali azzurre.

Simonetta Avalle, un vuoto incolmabile

Con la sua inconfondibile chioma argentata, era spesso sugli spalti a tifare Italia, sia in patria che all’estero. Lo scorso anno, ha seguito dal vivo i primi successi delle ragazze di Velasco nelle tappe della VNL, ad Antalya e Macao, mostrando il suo immenso amore per il volley e la sua passione per la nazionale.

Nonostante la malattia che l’ha colpita negli ultimi mesi, Simonetta non ha mai abbandonato la sua passione per la pallavolo, continuando a dispensare consigli e supporto a chiunque ne avesse bisogno. La sua gentilezza e disponibilità erano conosciute da tutti, e la sua presenza era un punto di riferimento per l’intero mondo del volley.

Purtroppo, la notte scorsa, un arresto cardiaco le è stato fatale, portandola via all’affetto dei suoi cari e di tutti gli appassionati di pallavolo. La sua morte lascia un grande vuoto nell’intero movimento sportivo italiano, che perde una figura di straordinario valore sia umano, sia tecnico.

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