
Jannik Sinner torna in campo con un obiettivo: riscattare la delusione di Parigi e tentare l’impresa a Wimbledon, lo Slam che manca ancora alla sua bacheca ma non a quella di Carlos Alcaraz, già due volte re sull’erba di Londra. Per riuscire a scalzare lo spagnolo, ci vorrà il miglior Jannik. Ma l’erba è una superficie particolare: bisognerà sfruttare i punti di forza.
Jannik Sinner fa meglio di Novak Djokovic: un dato impressionante del n.1 del mondo – https://t.co/ya5kLFqGzM
— OA SPORT (@OA_Sport) June 16, 2025
L’altoatesino, numero uno del ranking ATP da oltre un anno, si prepara a riaccendere i motori sull’erba partendo dall’Atp 500 di Halle, torneo che lo scorso anno lo ha visto trionfare. Un’occasione preziosa per ritrovare ritmo e fiducia dopo la sconfitta in finale al Roland-Garros, che ancora brucia per quei tre match point sfumati contro un granitico Alcaraz.
Il debutto ad Halle, fissato per martedì 17 giugno contro Hanfmann, sarà il primo passo di un percorso che punta dritto all’insalatiera d’argento. Ma cosa dovrà fare Jannik per ribaltare i pronostici e per battere il campione spagnolo, vincitore delle ultime due edizioni? Sinner ha la possibilità di farcela, ma dovrà fare molta attenzione. (continua dopo la foto)

A guardare i numeri, qualche certezza c’è. Il fuoriclasse azzurro ha già dimostrato di saper vincere sull’erba, portandosi a casa Halle nel 2024 e battendo proprio Alcaraz nel loro unico precedente su questa superficie (Wimbledon 2022, ottavi di finale).
Il suo tennis, fatto di spostamenti rapidi e colpi profondi, può rivelarsi letale su questa superficie, dove la risposta aggressiva, soprattutto di rovescio, diventa un’arma decisiva. I rischi però non mancano. L’erba non è certo la superficie ideale per un giocatore che costruisce molto sugli scambi da fondo campo. L’aggressività e la velocità d’esecuzione saranno due aspetti fondamentali.
Qui si gioca veloce, i rimbalzi sono bassi e spesso imprevedibili, e se la percentuale di prime (appena 57% a Parigi) non sale, gli avversari potrebbero punirlo sulla seconda, che pure è molto migliorata e lavorata sui tagli, un particolare che sull’erba potrebbe aiutare. Ma se vorrà trionfare nel tempio del tennis inglese, Jannik dovrà servire meglio.
Sinner, le armi per battere Alcaraz sull’erba
Inoltre, Sinner ha ancora bisogno di trovare la giusta confidenza con un tennis più aggressivo e votato all’attacco immediato: qualità che Alcaraz, invece, maneggia da fuoriclasse assoluto. Insomma, molto dipenderà anche dalla velocità di adattamento del nostro campione, che giocherà Halle proprio per abituarsi alla nuova superficie.
In definitiva, Jannik ha tutte le carte in regola per giocarsela fino in fondo, ma serviranno un servizio impeccabile, una mente libera dai fantasmi di Parigi e, soprattutto, la capacità di affrontare Alcaraz senza complessi. Le cinque sconfitte consecutive pesano anche per un campione mentalmente solido come Jannik, e anche per questo è fondamentale invertire il trend.
Come sempre, alla fine sarà il campo a dare tutte le risposte: Wimbledon è uno Slam che il tennis azzurro non ha mai conquistato, e solo Matteo Berrettini è riuscito a disputare una finale poi persa in 4 set con Djokovic. Ora tutta l’attesa è sulle spalle di Sinner, e l’Italia sogna. Questa volta, forse, l’erba potrebbe tingersi d’azzurro.
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