Sinner doping, arriva un annuncio della Wada sul caso: cosa succede e quando arriverà una decisione definitiva sulla vicenda. Nonostante la stagione del tennis sia ferma, il nome di Jannik Sinner continua a essere al centro delle cronache. Non per i suoi trionfi sul campo, ma per la vicenda legata al presunto doping che lo coinvolge dallo scorso marzo. L’altoatesino, attuale numero uno del tennis mondiale, era risultato positivo a tracce infinitesimali di Clostebol, una sostanza vietata, attribuita a una contaminazione accidentale causata dal suo ex preparatore atletico, Naldi.
Il caso slitta: udienza non prima del 2025
Un tribunale indipendente selezionato dall’International Tennis Integrity Agency (ITIA) aveva assolto Sinner da ogni colpa o negligenza, permettendogli di continuare a competere senza sanzioni. Tuttavia, la vicenda si è riaperta con l’intervento della WADA (Agenzia Mondiale Antidoping), che ha presentato ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna chiedendo una squalifica fino a due anni.
La discussione del caso davanti al TAS non avverrà entro la fine del 2024. Secondo quanto riportato dallo stesso Niggli, la questione non sarà affrontata prima dell’11 febbraio 2025, data fino alla quale il tribunale ha già pubblicato il calendario delle udienze. Non è escluso che il caso di Sinner possa essere aggiunto in un secondo momento, ma al momento tutto sembra destinato a slittare. (segue dopo la foto)
La posizione della WADA: “Sinner responsabile del suo team”
In un’intervista all’agenzia France Presse, il direttore generale della WADA, Olivier Niggli, ha chiarito la posizione dell’agenzia: “Nella decisione si è ritenuto che non vi fosse alcuna colpa di Sinner. Tuttavia, la nostra posizione è che esiste ancora una responsabilità dell’atleta nei confronti di coloro che lo circondano. Questo punto giuridico sarà discusso al TAS.”
Secondo la WADA, pur riconoscendo che si sia trattato di una contaminazione accidentale, l’atleta è comunque responsabile del comportamento del suo staff. Il dibattito al TAS dovrà quindi stabilire se l’interpretazione delle norme applicata dall’ITIA sia conforme alla giurisprudenza.
Il monito di Niggli sulla reputazione degli atleti
Il direttore della WADA ha voluto concludere il suo intervento con un messaggio di cautela verso le conseguenze che queste vicende possono avere sugli atleti: “Proteggere la reputazione di un atleta dovrebbe essere la nostra priorità. Viviamo in un mondo in cui i social media possono distruggere la tua immagine in pochissimo tempo.” Nonostante il peso mediatico del caso, Sinner ha continuato a giocare e a vincere, inanellando record e consolidando il suo dominio nel tennis mondiale. Tuttavia, il protrarsi della vicenda potrebbe rappresentare un’ombra su una carriera brillante e in continua ascesa.
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