
Tre anni, cinque trofei, una finale di Champions e uno scudetto da ricordare. Simone Inzaghi lascia la panchina dell’Inter con un’eredità pesante, fatta di numeri, emozioni e una chiara identità di gioco. Il suo addio arriva quasi a sorpresa, proprio quando sembrava essere al culmine del percorso nerazzurro. Ripercorriamo insieme le tappe di una delle gestioni tecniche più vincenti degli ultimi anni.
L’eredità di Conte e il primo anno: partenza con due trofei
Quando nell’estate del 2021 Simone Inzaghi prende il posto di Antonio Conte, l’Inter è appena tornata campione d’Italia dopo 11 anni. Ma la situazione economica impone cessioni pesanti e un ridimensionamento.
Nonostante tutto, l’Inter gioca bene, segna tanto e alza due trofei: Supercoppa Italiana (con un gol allo scadere di Sanchez contro la Juve) e Coppa Italia (ancora contro i bianconeri). Lo scudetto sfuma solo all’ultima giornata, a vantaggio del Milan.
⚽ Competizione | 📈 Risultato |
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Serie A | 🥈 2º posto (84 punti) |
Coppa Italia | 🏆 Vincitore |
Supercoppa Italiana | 🏆 Vincitore |
Champions League | 🔚 Ottavi (vs Liverpool) |
2022/23: l’Inter vola in Europa, Inzaghi si prende San Siro
Nel secondo anno succede l’impensabile: l’Inter torna in finale di Champions League. La cavalcata europea è esaltante, culminata con la doppia vittoria sul Milan in semifinale. A Istanbul, contro il Manchester City, il sogno si spezza, ma a testa altissima.
In Italia, il copione si ripete: due trofei (Coppa Italia e Supercoppa), ma un rendimento altalenante in Serie A.
⚽ Competizione | 📈 Risultato |
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Serie A | 🥉 3º posto (72 punti) |
Coppa Italia | 🏆 Vincitore |
Supercoppa Italiana | 🏆 Vincitore |
Champions League | ⭐ Finale (vs Man City) |
2023/24: lo scudetto della seconda stella
La terza stagione è quella della consacrazione definitiva: Simone Inzaghi vince il campionato dominando. L’Inter segna più di tutti, subisce meno di tutti e chiude il torneo con quasi 20 punti di vantaggio sulla seconda.
I nerazzurri celebrano così la seconda stella, con un derby vinto 2-1 che resterà nella storia. Il gioco è fluido, spettacolare, efficace. Inzaghi, da “allenatore da coppe”, diventa il simbolo di una squadra campione.
⚽ Competizione | 📈 Risultato |
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Serie A | 🏆 1º posto (Campione d’Italia) |
Coppa Italia | 🚫 Eliminato ai quarti |
Supercoppa Italiana | 🏆 Vincitore |
Champions League | ⚔️ Ottavi (vs Atletico ai rigori) |
L’addio che non ti aspetti
Il 3 giugno 2025 arriva il fulmine a ciel sereno: Simone Inzaghi rassegna le dimissioni. Il tecnico lascia dopo tre anni e cinque trofei, in disaccordo – secondo le indiscrezioni – sulle strategie di mercato future.
Dal comunicato ufficiale:
“Ringraziamo Simone per la professionalità e per i risultati raggiunti. La sua eredità sarà parte della storia nerazzurra.”
Simone, una stella nell’era moderna
Inzaghi ha lasciato il segno. Ha portato bel gioco, valorizzato giocatori come Calhanoglu, Lautaro e Dimarco, vinto in Italia e fatto sognare l’Europa. Le sue scelte tecniche, dalla difesa a tre ai cambi chiave nei big match, sono ormai parte del DNA interista.
Con la seconda stella sul petto e lo stadio sempre pieno, l’Inter ora riparte. Ma il ciclo di Simone Inzaghi resterà una pagina luminosa nella storia nerazzurra.
Trofei vinti anno per anno
🏆 Coppa Italia
🏆 Supercoppa
🏆 Coppa Italia
🏆 Supercoppa
⭐ Finale UCL
🏆 Scudetto
🏆 Supercoppa
Le frasi simbolo di Inzaghi
“Abbiamo fatto un percorso straordinario, orgoglioso di questi ragazzi. Il futuro? Sarà l’Inter a decidere.”
– Dopo la finale di Champions League, giugno 2023
“Vincere un derby così, in finale, davanti a questo pubblico… è qualcosa che non si dimentica.”
– Dopo la Supercoppa vinta contro il Milan, gennaio 2023
“In questa squadra tutti si sentono protagonisti. È la nostra forza.”
– Dopo la semifinale Champions, maggio 2023
“Lo scudetto? Merito di tutti: dallo staff ai magazzinieri. E soprattutto dei tifosi.”
– Dopo la conquista del 20º tricolore, aprile 2024
“Ringrazio l’Inter per questi anni: ci lasciamo con rispetto, orgoglio e gratitudine.”
– Comunicato di addio, giugno 2025