Sharon: Codacons,si indaghi su possibili omissioni sanitarie
“Dopo le gravi dichiarazioni della sorella di Moussa Sangare e nonostante tre denunce per violenze e lettere rivolte al sindaco e agli assistenti sociali, nessuno si sarebbe attivato per bloccare i maltrattamenti e aiutare il giovane a uscire dalla dipendenza da droghe”, si legge in una nota del Codacons. L’obiettivo è quello di capire se “negligenze e omissioni da parte delle autorità locali abbiano in qualche modo contribuito a determinare la tragica morte di Sharon Verzeni. Va accertato se l’Asl territoriale, l’amministrazione comunale e gli altri organi competenti siano stati effettivamente informati della pericolosità di Sangare e quali misure abbiano adottato a tutela della famiglia e della collettività , e se siano stati seguiti tutti i protocolli previsti per i casi di denuncia per violenze, maltrattamenti e tossicodipendenza”, riporta la nota del Codacons.