La vicenda di Cristina Seymandi ha fatto il giro del web e non solo, tantissimi i programmi e i giornali che la vorrebbero intervistare e scoprire tutti i dettagli che hanno spinto il suo ex compagno a lasciarla durante la festa che annunciava il loro matrimonio. Richieste gentilemente respinte a causa di un’accordo di segretezza con Massimo Segre. In questi giorni, però, non si fa che parlare di un misterioso versamento della modica cifra di 700mila euro sul conto della Seymandi.
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Spunta la prova sullo scandalo dei 700mila euro spariti
Ben 680mila euro sono spariti dal conto in comune di Cristina Seymandi e Massimo Segre. A svelare il mistero è proprio quest’ultimo, che dopo aver ricevuto sul suo cellulare la notifica di prelievo dal suo conto, a quello privato della sua ex fidanzata, Cristina. ha pubblicato lo screenshot del messaggio. Lo screen, lo riporta oggi il Corriere della Sera, è agli atti del procedimento civile innescato dal noto bancario torinese dopo la chiusura della relazione. Segre ha chiesto di congelare con urgenza la somma girata alla Seymandi, chiedendone la restituzione perché, a suo dire, impropriamente ricevuta. (continua dopo la foto)
Nella breve udienza al Tribunale di Torino i due protagonisti non vi hanno partecipato. Segre, spiega il quotidiano, è in vacanza con i figli, mentre lei si trova in Vietnam. In aula ci sono, però, i loro legali e il giudice Fabrizio Alessandria, chiamato a decidere sul sequestro. Segre ha tutto il diritto di chiedere il congelamento del conto, ma la transazione finita sotto la lente del Tribunale risale al marzo del 2021, quando i due progettavano il matrimonio, convivevano e avevano il conto in comune.
Secondo l’avvocato Andrea De Pasquale (che tutela Seymandi) il passaggio di denaro è tutto documentato, ed è stato autorizzato dal banchiere stesso. Il fascicolo in esame mostrerebbe anche mail e messaggi della coppia precedenti e post al giroconto e la chat in questione che testimonia l’ok all’operazione. (continua dopo la foto)
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La difesa di Massimo Segre
“Mai è stato sostenuto che il bonifico fosse stato eseguito clandestinamente da Seymandi, ma si trattava di un trasferimento temporaneo” , ha detto il legale di Segre. “Una volta cessata tale esigenza, Segre ha effettuato specifiche richieste di restituzione che sono state disattese. Quest’ultima circostanza, che può essere assolutamente giustificata in una dinamica di coppia, non risulta più accettabile nel momento in cui è terminata la relazione affettiva“. Ma non è finita qui, Massimo Segre ha chiesto anche “il risarcimento del danno reputazionale” alla Seymandi anche in merito all’anello di fidanzamento di cui non si hanno più tracce.