
Roberto Mancini torna a parlare del suo addio alla Nazionale italiana. Lo fa con franchezza, senza nascondersi, e con una frase che pesa più di un’intervista intera: “È stato un mio errore, tornassi indietro non me ne andrei”. Una confessione in piena regola, rilasciata a Rimini, all’evento The Coach Experience.
‼️ “NON POSSO PENSARLA DIVERSAMENTE”
— calciomercato.it (@calciomercatoit) June 5, 2025
Francesco Acerbi ha rifiutato la Nazionale tramite un post social e non è passato inosservato il like dell’ex ct Roberto #Mancini. Luciano #Spalletti, in merito a questa vicenda, ha fornito una spiegazione ben precisa: “Io penso che gli… pic.twitter.com/7BUFqzyOoJ
Mancini ha ammesso pubblicamente che la decisione di lasciare l’Italia è maturata in un clima di incomprensione, ma anche di mancata comunicazione: “Se avessi parlato di più col presidente, tutto sarebbe andato avanti. È stato un mio errore”. Poi l’affondo più sentito: “Allenare la Nazionale è la cosa più bella che ci possa essere, vincere con la Nazionale ancor di più”.
Dopo il trionfo a Euro 2020 e una parabola discendente culminata nell’eliminazione dai Mondiali, Mancini aveva scelto di ripartire dall’Arabia Saudita. Una scelta oggi definita da lui stesso come “deludente”, e chiusa malissimo dopo una serie di risultati non all’altezza delle aspettative.
Nel suo intervento, Mancini ha anche risposto indirettamente a Luciano Spalletti. L’ex ct azzurro aveva messo un like social a un post di Francesco Acerbi, in cui il difensore dell’Inter motivava il suo rifiuto alla convocazione con parole molto critiche verso il tecnico toscano.
Tagliente e laconico il commento di Mancini: “Ma… dico: ci saranno cose più importanti, no?”. Un modo elegante per chiamarsi fuori da polemiche che non gli appartengono più, ma che, inevitabilmente, toccano ancora le corde del suo passato azzurro.
Leggi anche:
- Italia, un debuttante per fermare Haaland: chi è Diego Coppola
- Spalletti contro Haaland con una Nazionale a pezzi: i rischi di una partita già decisiva