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Post All-Star Game, le sneakers che ne hanno fatto la storia

La cosa peggiore dell’All-Star Game weekend è che duri solo una settimana… Certo, per tutti noi appassionati di basket le occasioni non mancano, con la possibilità di seguire i match dell’NBA post vittoria del Team Lebron, ma è tutta un’altra cosa! Esulando, per una volta, dai risultati sportivi e dai record di un evento secondo solo al Super Bowl di Football Americano, facciamo un passo indietro. E – tanto per restare in tema – divertiamoci a esplorarne la storia attraverso un ‘dettaglio’ chiave della pallacanestro moderna: le sneakers. Che ci crediate o no, alcuni incontri del passato son rimasti negli annali proprio per determinati modelli di scarpe esibiti per l’occasione

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1988, Michael Jordan

Quello che si svolse a Chicago fu l’All-Star Game numero 38, il secondo in cui Michael Jordan fece sua la gara delle schiacciate, oltre a esser eletto per la prima volta MVP. Un weekend – non solo una gara (nella quale segnò 40 punti) – dominato dal campionissimo, e dalle sue ben note calzature. Create solo tre anni prima dalla Nike, in questa occasione le Air Jordan III arrivarono sul parquet anticipate dallo splendido spot di Spike Lee e nella doppia versione ‘bianca’ (per lo Slam Dunk Contest) e ‘nera’ (per il match), e fecero epoca.

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1994, Scottie Pippen

Le sue Nike Air Maestro rosse furono la giusta sottolineatura della serata di Minneapolis. Nella quale fu Pippen – per la prima volta ‘contro’ l’amico Jordan (sempre lui!) – l’MVP della serata, grazie a 29 punti, 11 rimbalzi e 4 palle rubate. A indossarle per primo, in realtà, era stato la matricola dei Blazers James Robinson, durante le schiacciate del sabato… Ma non c’è dubbio che venga più naturale ricordarle ai piedi dell’MVP!

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2002, Chris Webber

Il ‘Game’ del nuovo millennio si era già scoperto come la vetrina ideale per i nuovi modelli dei soliti noti… Ma queste Dada Supreme Cdubbz non fecero certo rimpiangere le Adidas Sunshine gialle di Kobe Bryant o le Air Force 1 rosse di Rasheed Wallace dell’anno prima! Scintillanti e uniche, le scarpe di questo ‘nomade delle sneakers’ (per esser passato attraverso Converse, Reebok, FILA e le ultime per nulla economiche Nike) diedero una nuova luce alla partita. E al mercato.

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2004, Tracy McGrady

Coloratissime, originali o cangianti, quindici anni fa non si vedeva spesso uno spettacolo come quello portato sul campo di Los Angeles da Tracy McGrady. L’allora Ala piccola degli Orlando Magic decise, infatti, di indossare entrambi i modelli realizzati per lui dalla Adidas, le T-Mac III rosse e quelle blu. Ovviamente, un colore per ogni piede. Un po’ come quando da bambini ci si sbaglia a indossare i calzini. E dire che in quello stesso weekend Ron Artest dei Pacer, riuscì a indossare un diverso brand per ogni quarto del match (Adidas, Nike, Dada Sprewell e And1)

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2005, Shaquille O’Neal

Un gigante. Per i suoi quattro titoli (tre con i Los Angeles Lakers) e le vittorie di mondiale e olimpiadi, ma non solo. Il colossale Shaquille O’Neal non poteva non indossare scarpe commisurate alla sua stazza, e la Reebok sarebbe stata folle a non sfruttarle a fini promozionali… Come dimostrano i modelli di taglia 20 inviati ai vari commercianti del Paese perché le esponessero. E come fece anche lo stesso Shaq durante il weekend di Denver, trasformandole in ogni tipo di oggetto… persino un telefono cellulare o – l’anno dopo – una macchina radiocomandata!

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