
Il sole ha iniziato a sorgere con calma quella mattina, disegnando sfumature rosate sul cielo sopra la Germania. All’aeroporto di Francoforte, il traffico aereo ha preso ritmo come ogni giorno: persone in viaggio per lavoro, famiglie in partenza per una vacanza, coppie silenziose o emozionate ai gate d’imbarco. Tra questi, un gruppo di quasi duecento passeggeri ha preso posto sul volo Lufthansa LH1117, diretto a Siviglia. Tutto sembrava scorrere con la consueta normalità. L’equipaggio ha accolto i viaggiatori con sorrisi professionali, i bagagli sono stati sistemati nelle cappelliere e l’Airbus A321 ha cominciato il rullaggio verso la pista.


Durante il decollo, molti passeggeri hanno guardato fuori dal finestrino, cercando con gli occhi le prime luci che spuntavano oltre le nuvole. Altri, invece, hanno già chiuso gli occhi, cercando qualche momento di riposo. Il personale di bordo ha iniziato a prepararsi per il servizio, mentre dalla cabina di pilotaggio giungevano comunicazioni regolari e rassicuranti. Il volo ha preso quota senza intoppi, immergendosi in quella fase di tranquillità tipica delle rotte aeree a medio raggio. Nessuno, in quel momento, avrebbe potuto immaginare che qualcosa stava per incrinare quella routine. (Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva…)