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Verso Milan-Lecce, Fonseca: “Siamo molto lontani dalla squadra che ho in mente” (VIDEO)

Paulo Fonseca conferenza stampa in vista di Milan-Lecce valida per la sesta giornata di Serie A. Il tecnico rossonero ha parlato della squadra dopo la bella vittoria nel derby e ha affermato di essere alla ricerca di conferme, pur ammettendo che il Milan visto finora sia ancora lontano da quello che vorrebbe. Di seguito tutte le domande e le risposte del mister portoghese in sala stampa oggi.

Quanto è importante per lei e per la squadra dare continuità valorizzando la scia del derby?
“Molto, molto importante questa sfida contro il Lecce. Dobbiamo confermare che siamo in crescita e penso che la vittoria nel derby avrà senso solo se ci confermeremo contro il Lecce. Dobbiamo recuperare dei punti in classifica, ma è una partita pericolosa dopo il derby e dobbiamo stare attenti perché so che quando si vince queste gare importanti diventa più difficile, ma non possiamo sbagliare”.

Quanto c’è stato di tattico e quanto di psicologico nell’atteggiamento nel derby?
“Non voglio tornare a parlare del derby, per me quella partita è finita. In questo momento la parte mentale è molto importante, magari anche più della tattica e della tecnica. Le partite sono emozionali e restare motivati ed energici è molto importante”.

La formazione sarà consolidata o ci saranno cambiamenti?
“Noi cerchiamo continuità e per averla, se possiamo, faremo giocare la stessa squadra. Morata ha una borsite ed è in dubbio, ma è il momento di insistere su quanto abbiamo fatto”.

Rafael Leao manca ancora dal punto di vista caratteriale?
“Stiamo lavorando molto anche individualmente con Rafa, anche difensivamente. Sta facendo molto bene da quel punto di vista, poi ovviamente può fare meglio ma sta crescendo nell’aiuto alla squadra. Contro l’Inter siamo stati una squadra compatta nel difendere, lui incluso. Ha avuto tre opportunità per essere decisivo e non penso che lui non possa essere un giocatore che si sacrifica e al tempo stesso decisivo. Sta giocando con la squadra facendo un buon lavoro, per me questo è ciò che conta”.

Abraham ha colmato una lacuna anche a livello di carisma?
“Tammy ha una energia contagiosa, lui porta voglia e intensità con tanta ambizione per lui e per la squadra, in partita come in allenamento. Non è solo un giocatore di qualità, ma anche un lavoratore per la squadra e un giocatore che è entrato molto bene nel gruppo”.

Senza Morata chi può giocare sulla trequarti?
“Jovic non ha le caratteristiche per giocare dietro la punta. Senza Alvaro in quella posizione posso mettere Loftus-Cheek o Reijnders”.

Quanto assomiglia questo Milan a quello che ha in mente lei?
“Siamo molto lontani dalla squadra che ho in mente. Difensivamente siamo cresciuti tanto, ma le caratteristiche della squadra mi hanno portato a cambiare qualche cosa che avevo in testa. Offensivamente abbiamo tanto da migliorare”.

In questa settimana ha visto facce ancora più positive in allenamento? La vittoria nel derby è un messaggio scudetto?
“Il successo nel derby ha portato fiducia e un’atmosfera diversa nel gruppo di lavoro. Io cerco di essere equilibrato, una partita può aiutare ma è solo una gara. Dobbiamo dimenticarci del derby e focalizzarci sul Lecce, l’atmosfera è positiva ma è importante capire che ciò che conta è la prossima partita. Sullo Scudetto continuo a dire che come Milan dobbiamo pensare allo scudetto”.

La sorprende che dopo il derby i media la considerino un genio?
“Sì, noi latini siamo così. Sono stato a Roma dove quando vincevi eri un genio e quando perdevi… Io ho continuato col mio percorso, ovvero non ho letto né sentito niente. Per me non è cambiato niente rispetto a prima, dobbiamo continuare a crescere e migliorare. I tifosi non devono essere equilibrati nei giudizi, io sì. Non ho nessun sentimento negativo per chi non mi voleva prima e adesso han cambiato idea, il calcio è così”.

Che idea ha del turnover con così tanti impegni?
“A me piace utilizzare le rotazioni perché ho fiducia nei miei giocatori, ma bisogna capire i momenti. Questo non è il momento di cambiare troppo, ma di dare una stabilità alla squadra per avere continuità. In futuro però mi piacerebbe ruotare i giocatori perché si gioca davvero tanto. Quando diventeremo una vera squadra sarà più facile fare dei cambiamenti”.

Sta cercando una coppa di difensori centrali titolare o continuerà a cambiare?
“Non è una preoccupazione in questo momento. Gabbia sta giocando perché lo merita, sa orientare molto bene la squadra e legge i momenti del match. La linea difensiva è da stabilizzare, contro il Lecce giocheranno Gabbia e Tomori poi vedremo”.

Più difficile vincere un big match o confermarsi?
“La responsabilità quando sei al Milan è sempre lo stesso. Per me è sempre più difficile gestire le vittorie perché bisogna sempre lavorare sulle motivazioni. Prima dell’Inter sapevo che tutta la squadra era pronta mentalmente per la partita, invece prima del Lecce diventa pericoloso perché nella testa dei giocatori non c’è la difficoltà che si aveva contro l’Inter e qui bisogna intervenire per far capire che dobbiamo giocare allo stesso modo”.

Morata sarà convocato?
“Sì, ma è in dubbio. Decideremo domani se lo potremo utilizzare, ma non voglio prendermi rischi”.

Fofana è un giocatore unico nella sua rosa?
“Non abbiamo Bennacer per molto tempo, ma potrebbe fare questa posizione. Anche Musah che però è un giocatore che porta più il pallone, mentre mi serve più un giocatore di passaggio al momento”.

Chukwueze da cosa è penalizzato in questo momento?
“Ha fatto un precampionato molto positivo in partite dove avevamo spazio. Quando è iniziato il campionato non si è trovato a suo agio come in estate, ma non è un problema di qualità ma di fiducia. Ha bisogno di giocare in questo contesto dove non ha spazio e deve essere più veloce nelle scelte. Sta migliorando, ma deve crescere in partite più chiuse”.

Reijnders come si può sostituire in futuro?
“Tijjani è un giocatore unico nella nostra squadra, non c’è un altro calciatore con le sue caratteristiche. Io penso una partita per volta, poi se un giorno non ci sarà vedremo che fare. Lui è molto importante per noi, può ricoprire più posizioni ed è anche importante nelle due fasi”.

Emerson Royal può crescere ancora tanto?
“Io non ho dubbi sulle sue qualità. Non dimentichiamoci che è arrivato tardi e si è allenato meno con noi. Può migliorare molto a livello difensivo in diverse situazioni, mentre offensivamente è forte”.

Che significato ha avuto l’abbraccio con Morata al gol di Gabbia?
“E’ stato un momento normale perché eravamo passati in vantaggio, era un momento di euforia”.

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