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Partite di Serie A giocate all’estero: la clamorosa ipotesi per il 2026

La Serie A potrebbe presto varcare i confini italiani e approdare in Australia. È questa l’ipotesi su cui starebbe lavorando la Lega Serie A, che avrebbe individuato la sfida tra Milan e Como come possibile prima partita di campionato disputata nel continente oceanico. La data cerchiata in rosso è il weekend del 7 e 8 febbraio 2026, quando San Siro sarà indisponibile per la Cerimonia d’Apertura delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina, prevista per il 6 febbraio.

Secondo quanto riferito da The Athletic, il piano sarebbe già in fase avanzata: la gara si potrebbe giocare a Perth, in Australia Occidentale, segnando un evento storico per il calcio italiano. Anche se non sappiamo quanto potranno essere contenti i tifosi rossoneri, né quanto potrebbe pesare sui giocatori un volo della durata di circa 20 ore (quindi 40 fra andata e ritorno).

Vero che né Milan né Como disputeranno le Coppe europee, ma giocare la gara in Australia significherebbe in pratica partire il 5 di Febbraio, disputare la partita il 7 e tornare il 9. Quattro giorni per una partita con l’aggiunta della fatica di un viaggio importante e della necessità di ammortizzare i fusi orari. A qualcuno non sembrerà una grande idea, ma saranno le società e la Lega a decidere.

A favorire il progetto, in ogni caso, ci sarebbe non solo l’indisponibilità dell’impianto milanese, ma anche l’apertura a questa soluzione da parte del presidente della Lega, Ezio Maria Simonelli (che fra l’altro è un dichiarato tifoso rossonero), che in passato aveva definito “stimolante” l’idea di esportare una partita ufficiale a New York.

La trasferta australiana sarebbe un esperimento volto a “internazionalizzare” il campionato, in linea con le strategie adottate da altre leghe europee. Se l’accordo si concretizzerà, Milan-Como diventerebbe la prima gara di Serie A disputata fuori dall’Europa.

Un test per capire la direzione che prenderà il calcio (non solo quello italiano) nel prossimo futuro. E magari per testare le reazioni dei tifosi, che non potendo seguire la loro squadra e assistere dal vivo alle partire sarebbero le vere vittime di questa situazione.

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