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Paralimpiadi, Bebe Vio medaglia di bronzo nel fioretto individuale

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Altri sport. Paralimpiadi 2024. Mercoledì sera, l’atleta paralimpica Beatrice Vio Grandis ha conquistato la medaglia di bronzo nel fioretto individuale categoria B, battendo la sudcoreana Eun Hye Cho. La finale è stata decisamente a favore di Vio, che ha dominato la gara con un approccio aggressivo e determinato, chiudendo l’incontro con un punteggio di 15 a 2. (Continua a leggere dopo la foto)

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Paralimpiadi, Bebe Vio ha vinto la medaglia di bronzo nel fioretto individuale

Paralimpiadi 2024. Bebe Vio, alla sua terza Paralimpiade, è una delle atlete paralimpiche più celebri in Italia e a livello globale. Dopo aver conquistato l’oro nel fioretto individuale sia a Rio de Janeiro 2016 che a Tokyo 2020, e ottenuto rispettivamente il bronzo e l’argento nel fioretto a squadre, ha anche trionfato come campionessa mondiale, vincendo l’oro a Terni nel 2023. “Non è l’oro che si aspettavano tutti, ma io sono felicissima”, ha detto nell’intervista dopo la vittoria.

Mercoledì, Vio ha avuto una giornata intensa: nei quarti di finale ha prevalso contro l’ucraina Nadiia Doloh, mentre in semifinale è stata sconfitta dalla cinese Rong Xiao. Nonostante la sconfitta in semifinale, è riuscita a qualificarsi per la finale per il bronzo grazie a una vittoria nei ripescaggi contro la cinese Kang Su. (Continua a leggere dopo la foto)

Paralimpiadi: Matteo Betti Conquista l’Argento nel Fioretto

Paralimpiadi. Nella serata di mercoledì, l’Italia ha aggiunto un’altra medaglia al suo bottino di fioretto: l’argento conquistato da Matteo Betti. A 38 anni e alla sua quinta Paralimpiade, Betti ha già avuto successo nella spada individuale, avendo ottenuto il bronzo a Londra nel 2012.

Le competizioni di scherma in carrozzina sono iniziate martedì con i tornei di sciabola, dove Edoardo Giordan ha portato a casa una medaglia di bronzo per l’Italia. Mercoledì è stata la volta del fioretto, mentre le gare a squadre di fioretto sono in programma nei prossimi giorni.

Le regole della scherma in carrozzina sono simili a quelle della scherma olimpica, ma con alcune modifiche fondamentali: gli atleti sono seduti su una carrozzina fissata a terra e orientata di 110° rispetto alla pedana. La distanza tra i contendenti è regolata per permettere anche ai partecipanti con il braccio più corto di raggiungere l’avversario.

Sono ammessi alla competizione atleti con lesioni al midollo spinale, amputazioni alle gambe, paralisi cerebrale, o disabilità che richiedano l’uso della carrozzina. Esistono due categorie: A, per chi ha disabilità a una gamba ma una buona mobilità del tronco, e B, per chi ha disabilità che limitano i movimenti del tronco e influenzano l’uso del braccio armato. Alcune regole specifiche vietano di restare piegati all’indietro per più di 15 secondi e richiedono che una parte del corpo rimanga sempre a contatto con la carrozzina, applicabili soprattutto agli atleti di categoria A. Per il resto, le norme sull’uso delle armi sono simili a quelle delle Olimpiadi.

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