
Papa Francesco, ricoverato al Policlinico Agostino Gemelli di Roma dal 14 febbraio 2025 a causa di una polmonite bilaterale, sta attraversando “giorni di prova“. Recentemente, ha affrontato due episodi di insufficienza respiratoria acuta, che hanno richiesto interventi medici tempestivi. Parlando della situazione di Papa Francesco parla don Nunzio Currao, cappellano dell’ospedale.

Il cappellano del Gemelli rompe il silenzio
Durante la consueta messa dell’ora di pranzo, celebrata per il personale e i pazienti, don Nunzio Currao, cappellano del Policlinico Gemelli, ha sottolineato come le preghiere per il Papa continuino incessantemente, con la speranza che il Signore infonda in lui la grazia della guarigione. Ha descritto il momento vissuto da Papa Francesco come un’opportunità di profonda comunione con Cristo e con tutti coloro che soffrono, non solo fisicamente, ma anche nel cuore e nell’anima. “Questi sono giorni di prova per il Papa, ma sono anche giorni di speranza e di fiducia nel Signore“, le sue parole.
Don Nunzio ha evidenziato l’importanza della preghiera per tutti i medici e gli operatori sanitari che ogni giorno si prendono cura del Papa, trattandolo come ogni altro paziente, senza distinzioni. Ha aggiunto con una nota di umiltà che il Papa non è un sorvegliato speciale e che gli stessi medici che lo assistono sono gli stessi che trattano tutti i pazienti. Ha invitato a pregare per il Papa, per i medici, per i malati e per tutti gli operatori sanitari, affinché il Signore sostenga il loro compito, che è tanto bello quanto gravoso.
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