Il 24enne attaccante nigeriano è stato ospite del podcast condotto dal connazionale John Obi Mikel e ha provato a far capire quanto sia stato determinante Spalletti per portare lo Scudetto al Napoli, traguardo raggiunto nella storia solo da Maradona: “Per quello che ha fatto in una squadra come il Napoli, per me in questo momento è il miglior allenatore in Italia. Spalletti chiede tanto ai giocatori e lo dimostra sia dentro che fuori dal campo. Poteva gridare in faccia a qualsiasi calciatore, non importava chi fosse, se Victor Osimhen o un veterano come Mario Rui. Poteva gridare a chiunque perché dovevi fare quello che ti aveva chiesto, diventava aggressivo quando non lo facevi”.
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Osimhen ha anche raccontato un episodio che scosse particolarmente l’intera squadra: un messaggio inviato da Spalletti in piena notte nel gruppo whatsapp della rosa partenopea: “Quando eravamo sempre più vicini allo Scudetto, una notte abbiamo ricevuto un messaggio nel gruppo WhatsApp, era Spalletti. Era un messaggio lungo, lo ha mandato in inglese, lo ha mandato in italiano. Era un messaggio molto emozionante, tu potevi pensare che lui fosse nato a Napoli, sapeva tutto sulla città, tutto sul club e sulla sua tradizione”. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Quel messaggio portò lo Scudetto
Il messaggio di Spalletti ha sancito un cambio di passo radicale per il Napoli che da lì in poi ha raggiunto la piena consapevolezza dei propri mezzi, come confermato dallo stesso Osimhen: “Ci ha fatto capire cosa avrebbe significato vincere lo Scudetto. Ci ha detto che il nostro nome sarebbe stato ricordato per sempre, che i nostri figli sarebbero stati rispettati”.
Quello che è stato dopo è storia: un campionato dominato dai partenopei che hanno conquistato così il terzo scudetto della propria storia mettendo nell’Olimpo dei più grandi proprio Victor Osimhen, trascinatore insieme a Kvara e appunto Luciano Spalletti. Ora sappiamo il segreto dietro quell’incredibile cavalcata tricolore: “Io e i miei compagni avevamo la pelle d’oca, io non avevo mai vinto nessun trofeo nella mia carriera. Quel messaggio è stato un punto di svolta”