Il commento della difesa
I legali di Bossetti avrebbero commentato quanto visionato dopo l’udienza: “Come temevamo i campioni sono stati conservati a temperatura ambiente, quindi vedremo che cosa ci potranno dire. Probabilmente si sono deteriorati, e questo lo verificheremo“. Sempre secondo quanto riportato dall’Ansa, i due avvocati hanno voluto precisare la portata dei nuovi rilievi: “Noi siamo seri, prima di parlare di richiesta di revisione dobbiamo fare delle analisi che ci diano la possibilità di chiederla, non possiamo fare un’istanza di revisione esplorativa”. E poi il disappunto per come è stata portata avanti l’indagine sul caso di omicidio di Yara Gambirasio. “Ci sarebbe da scrivere un libro – hanno spiegato gli avvocati di Bossetti -; prima ci è stato detto che il materiale era tanto, poi che era poco, adesso capiamo che è tanto, se c’erano 23 diluizioni. Ora, però, soprattutto scopriamo che queste analisi erano ripetibili dal primo giorno. Il materiale c’era mentre la Corte d’assise d’appello e la Suprema corte ci hanno detto che quel materiale era esaurito. Oggi abbiamo la prova che questo è un falso storico”. (Continua a leggere dopo la foto…)
Caso di omicidio di Yara Gambirasio, cosa succede ora
Sull’articolo del’Ansa, viene infine riportata una dichiarazione importante da parte della difesa di Massimo Bossetti: “Per noi è una certezza che Ignoto 1 non fosse Massimo Bossetti, anche al dl là della prova genetica su cui si fonda quasi esclusivamente il processo – hanno spiegato – ma per parlare di revisione dobbiamo dare elementi nuovi e diversi rispetto alla prova genetica”. Claudio Salvagni e Paolo Camporini hanno poi posto l’accento sull’importanza dei reperti: “il Dna si deteriora quando è estratto mentre sui tessuti si può ancora analizzare; (il dna) potrebbe essere estratto anche domani e restituirci risultati come dieci anni fa. Sui reperti il lavoro si può fare, mentre sui campioni abbiamo qualche dubbio” hanno concluso.