La sincerità di coach Frank Vitucci in sala stampa, dopo la sconfitta della sua Treviso, fotografa perfettamente la prestazione di Shavon Shields: “Oggi ha fatto scuola, nella prima parte di gara e nel finale, senza nulla togliere agli altri”. L’Olimpia Milano, in piena corsa per la Frecciarossa Final 8, non poteva ricevere messaggio migliore, in una serata che ha sancito il ritorno di Shields al top della forma.
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— Olimpia Milano (@OlimpiaMI1936) December 29, 2024
Numeri da capogiro per Shavon Shields e il ruolo ideale
Shields ha chiuso con una prestazione monstre: 26 punti, con percentuali quasi irreali (4/5 da due, 6/7 da tre), 6 rimbalzi, 3 assist e altrettanti falli subiti. Numeri che vanno oltre eventuali lacune difensive di Treviso sugli esterni, riportando alla mente le migliori versioni di Shields nella sua prima annata a Milano. Si pensi al 9/11 contro Trento nel novembre 2020, al 13/16 contro la Virtus nell’aprile 2021 o al 9/11 in gara-1 di semifinale playoff contro Venezia, poco prima della Final 4 di Eurolega a Colonia.
A Treviso, Shields è stato impiegato nella sua collocazione preferita: la presenza di altri due portatori di palla (spesso Mannion e Bolmaro, con sprazzi di Flaccadori) lo ha liberato da compiti da playmaker, consentendogli di dedicarsi di più alla fase difensiva e concentrarsi sulle giocate decisive. La marcatura su D’Angelo Harrison (limitato a 10 punti con 2/9 al tiro) ne è un esempio lampante. In attacco, la possibilità di scegliere quando sfruttare il primo passo esplosivo lo ha reso ancora più efficace, sia nelle conclusioni che nella gestione del ritmo.
Il Palaverde ai Piedi di Shields e un segnale per Messina
Prima della partita di Treviso, Shields aveva una media di 10.7 punti in LBA, frenato dal graduale rientro dopo l’infortunio all’inguine. Ma la domenica al Palaverde ha cambiato tutto: Shields ha messo la sua firma su 15 dei primi 17 punti di Milano, spingendo il pubblico trevigiano a domandarsi se fosse addirittura “vietato” sbagliare per lui.
Se i 2.17 punti per tiro tentato nei 25 minuti sul parquet veneto sono un dato impressionante, non sono forse il segnale più importante per Ettore Messina e il suo staff. Più rilevante è stata la capacità di Shields di prendersi responsabilità nei momenti chiave: come la tripla in isolamento contro Mascolo, che ha spento sul nascere le speranze di Treviso, rientrata fino al -9 nel finale.
Shields ha dimostrato di essere non solo un giocatore recuperato, ma un’arma imprescindibile per l’Olimpia Milano. E con lui in questa forma, i rossoneri possono guardare al futuro con rinnovata fiducia.
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