
Una tragedia che scuote l’intera Italia si è consumata all’alba di oggi, giovedì 12 giugno 2025. Un carabiniere in servizio è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco durante un’attività di controllo del territorio. L’episodio si è verificato intorno alle 7 del mattino, quando un normale intervento di pattugliamento del Nucleo Radiomobile si è trasformato in un agguato mortale.

Un controllo di routine finito nel sangue
Secondo le prime ricostruzioni, il brigadiere era impegnato in un posto di blocco nella zona tra Francavilla Fontana e Grottaglie, in provincia di Brindisi, in contrada Rosea, quando ha intimato l’alt a un’auto sospetta. I passeggeri del veicolo, anziché fermarsi, hanno tentato la fuga, dando origine a un inseguimento che si è concluso nella zona industriale della città. A quel punto, secondo quanto riferito dagli investigatori, gli occupanti dell’auto sarebbero scesi dal mezzo e avrebbero aperto il fuoco contro il militare, colpendolo a morte. Il carabiniere è deceduto sul colpo: per lui non c’è stato nulla da fare.

Massiccio spiegamento di forze e area sotto sequestro
Immediato l’arrivo dei soccorsi e delle forze dell’ordine. Sul luogo della tragedia sono giunti il comandante provinciale dei carabinieri di Brindisi, Leonardo Acquaro, e il pubblico ministero di turno, Raffaele Casto, che ha avviato l’inchiesta. L’area del delitto è stata isolata e posta sotto sequestro, per consentire agli specialisti del RIS di effettuare i rilievi tecnici. Le indagini sono in pieno corso e si concentrano sull’identificazione degli autori dell’omicidio, fuggiti immediatamente dopo l’aggressione. Al momento, non si esclude alcuna pista: dall’agguato premeditato al gesto disperato di criminali in fuga.
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