Cottura degli alimenti e contenitori sicuri
La cottura degli alimenti in padelle antiaderenti di bassa qualità può contribuire al trasferimento di sostanze nocive nel cibo. Anche l’utilizzo di stoviglie, contenitori monouso e tupperware in plastica rappresenta un fattore di rischio. Si raccomanda l’impiego di materiali alternativi come vetro e acciaio per ridurre la contaminazione sia alimentare che ambientale.
Le conoscenze scientifiche sugli effetti delle microplastiche sull’organismo umano sono ancora limitate. Secondo l’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare), le valutazioni di rischio si basano sui dati attualmente disponibili, ma sono necessari ulteriori studi per comprendere i potenziali impatti a lungo termine. Alcuni studi hanno individuato correlazioni tra l’esposizione a microplastiche e alterazioni del sistema immunitario, del microbiota intestinale e del metabolismo ormonale, soprattutto in caso di esposizione cronica.

Consigli per ridurre l’esposizione alle microplastiche
Per diminuire l’assunzione quotidiana di microplastiche, gli esperti suggeriscono di limitare il consumo di acqua in bottiglia, ridurre l’uso di contenitori monouso e privilegiare alimenti freschi e poco confezionati. Particolare attenzione va riservata a molluschi e crostacei, che possono accumulare microplastiche presenti nell’ambiente marino. La scelta di alimenti biologici non garantisce minori livelli di microplastiche: il packaging e le modalità di conservazione e cottura risultano determinanti.